La Finproject passa ad Eni "Ma il nostro spirito resta"

L’ad Vecchiola illustra l’operazione che ha portato alla cessione delle quote alla società Versalis, una controllata del gruppo. "Non eravamo in vendita"

Maurizio Vecchiola

Maurizio Vecchiola

Una volta si chiamava etica. "Questa azienda non è mai stata in vendita – dice Maurizio Vecchiola, ad e presidente della Finproject –. Se avessimo voluto ottimizzare l’avremmo messa all’asta e sicuramente si sarebbero presentati anche i grandi player internazionali con cui fra l’altro lavoriamo. Ma non lo abbiamo fatto. Questo progetto nasce perché sull’altro fronte c’era Versalis e cioè l’Eni un grande gruppo nazionale. Questa è un’azienda che è nata nelle Marche e tale deve restare".

Il messaggio è forte e chiaro il giorno dopo la cessione delle quote all’azienda chimica che fa riferimento al colosso nazionale dell’energia. E sul territorio non cambia assolutamente nulla. Anzi. E’ possibile che con l’entrata di Versalis possano aumentare gli investimenti ed anche i posti di lavoro.

Maurizio Vecchiola è rientrato l’altra sera da Milano dove ha firmato la cessione delle quote di famiglia. Perché Versalis aveva già un piede dentro quando ha acquistato il 40 per cento che era nelle mani di Vai Capital. Un’entrata nel capitale sociale che dava all’azienda controllata da Eni una opsizione a comprare la maggioranza assoluta doi questa azienda che solo a Morrovalle conta tre stabilimenti e dà occupazione a circa 180 persone. Una risorsa per il territorio. E su questo punto l’azienda fondata dai Vecchiola 56 anni fa, è molto chiara: "Il territorio potrà beneficiare della presenza di un player solido e che ha sempre operato con la massima responsabilità sociale per le comunità locali. Quando abbiamo avviato questo dialogo con Versalis – prosegue Vecchiola – abbiamo avuto la certezza di parlare la stessa lingua e di poter contare su una forte corrispondenza di valori, cura e attenzione alle persone e al territorio in primis, che è anche il risultato derivante dalla stessa provenienza geografica dei fondatori della due società – il riferimento è ad Enrico Mattei, ndr –: le Marche la nostra cultura e il nostro modo di fare impresa solida e vicina alle persone e al territorio".

Fra le altre cose di questa operazione va sottolineato il fatto che la controllata dell’Eni lascia tutto il gruppo nelle mani di Maurizio Vecchiola: insomma la struttura non si tocca e tutto prosegue come prima.

Si potrebbe dire che Finproject diventa il braccio armato nel settore dei materiali plastici speciali, un segmento del mercato con un alto valore aggiunto. Va infatti ricordato che il gruppo guidato da Vecchiola non opera solo nel campo industriale e dell’automotive, ma anche per la moda attraverso la creazione delle borse e dell’arredamento. Il tutto senza scordare le ‘Crocs’ marchio in mano ad un gruppo americano ma che concentra la produzione su Morrovalle.

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m.g.