La giunta dice no al forno crematorio

Il sindaco Pignotti ha annunciato il dietrofront rispetto alla decisione dei precedenti amministratori

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"La giunta ha espresso la volontà di avviare il procedimento per la revoca della deliberazione della giunta comunale n.27 del 19 febbraio 20202 avete a oggetto il ‘Riconoscimento del pubblico interesse e dichiarazione di fattibilità della proposta di partenariato pubblico privato per la concessione di progettazione, costruzione e gestione di una casa funeraria con annesso impianto di cremazione’, eliminando l’intervento dal programma delle opere pubbliche": la comunicazione è del sindaco Alessio Pignotti che, in questo modo, ha voluto ribadire il ‘no’ della nuova amministrazione al forno crematorio e mettere un punto fermo, ufficiale, sulla questione. Tutta la giunta si è trovata d’accordo nel muoversi in questa direzione "alla luce – spiega la nota del Comune – di una nuova e diversa valutazione dell’interesse pubblico, alla luce delle preoccupazioni manifestate dai cittadini e da alcuni Comuni limitrofi". La decisione è stata adottata "anche vista l’incertezza della normativa attuale, in assenza di un ‘piano regionale di coordinamento’ che definisca le norme tecniche per la realizzazione dei crematori circa i limiti di emissione, gli impianti e gli ambienti tecnologici, nonché i materiali per la costruzione delle bare per la cremazione". Nella comunicazione non si fa alcun riferimento al parere legale (che Pignotti aveva dichiarato di voler attendere prima di revocare la delibera contestata). Relativamente soddisfatto il capogruppo di FdI, Gionata Calcinari: "Le nostre sollecitazioni hanno prodotto il risultato sperato. Ringrazio l’assessore competente, Paolo Maurizi, che ha lavorato per questo risultato. Così come ringrazio il sindaco che, anche se come assessore della giunta Terrenzi aveva avallato la proposta del tempio crematorio, è tornato sui suoi passi, ascoltano i cittadini, i comitati. Forse, se nessuno li avesse sollecitati, questa vicenda sarebbe andata ancora per le lunghe".

Tutto è bene qualche che finisce bene, dunque, ma Calcinari facendo il ‘San Tommaso’ della situazione, puntualizza: "Mi aspetto di vedere la delibera di giunta, perché non vorrei ci fossero brutte sorprese considerato che si sta parlando solo ‘dell’avvio del procedimento di revoca’, non della revoca: che significa? Tuttavia, diamo per assodato che evidenti contraddizioni interne alla coalizione di Pignotti su questa opera (tra favorevoli e non) sono state superate e che ha prevalso l’ascolto dei cittadini".

Marisa Colibazzi