La minoranza attacca il sindaco: "Perché l’ordinanza è in ritardo?"

Dopo aver ricevuto la nota dall’Arpam sull’inquinamento delle acque il 20 agosto il divieto di balneazione è arrivato il 22

La minoranza attacca il sindaco: "Perché l’ordinanza è in ritardo?"

Il sindaco Valerio Vesprini nel mirino della minoranza

"Il sindaco firma tardi l’ordinanza e la gente fa il bagno nell’acqua inquinata" questo l’assunto di nota stampa dei consiglieri di minoranza i quali criticano aspramente il primo cittadino per il fatto di aver disposto il divieto di balneazione il 22 agosto "mentre – dicono i consiglieri – l’Arpam ha segnalato il 20 agosto a diversi comuni della costa, tra cui Porto San Giorgio lo sforamento dei limiti rispetto ai valori di balneabilità". Riferiscono poi che Vesprini ha emanato l’ordinanza di divieto di balneazione a decorrere dal 20 agosto, mentre il collega sangiorgese ha atteso ben due giorni ed emette l’ordinanza a decorrere dal 22: "Ciò – si domandano i consiglieri – può significare che per ben due giorni sangiorgesi e turisti hanno fatto il bagno in acque pericolose?". Posto il quesito, chiedono al primo cittadino spiegazioni rispetto al ritardo nella comunicazione sperando che almeno su tale questione risponda senza dover ricorrere ad un’interrogazione formale e magari anche stavolta daranno la colpa alla passata amministrazione.

Secondo i consiglieri in questione per fortuna l’accaduto non inciderà sull’assegnazione della bandiera blu grazie alla suddivisione della costa sangiorgese in 6 punti di prelievo anziché 3 come nel passato. Questo lavoro svolto dall’amministrazione precedente permette di limitare al minimo l’area di divieto di balneazione senza compromettere l’intero litorale. Così concludono: "Non sono bastate le ultime vicende accadute in città per riportare questa amministrazione sulla Terra in cui la politica mette al primo posto la sicurezza e non canti e balli a cui siamo ormai abituati".