I balneari oggi ritardano di 2 ore l’apertura degli ombrelloni quale forma di protesta contro il governo, a cui contestano di aver rinviato sine die la legge di riordino per aiutarli a superare la direttiva europea Bolkestein che impone la messa all’asta della concessione: "Ci sentiamo presi in giro dal governo" dichiara Romano Montagnoli, presidente provinciale dei concessionari di spiaggia Confcommercio. Lui Interviene per chiedere scusa ai bagnanti per i disagi causati loro dall’iniziativa di protesta e per spiegare i motivi che l’hanno provocata: "Noi balneari – dice – abbiamo deciso di confermare lo stato di agitazione della categoria con una prima giornata di sensibilizzazione oggi. Siamo costretti a protestare per salvaguardare le nostre aziende e con esse la balneazione attrezzata italiana che costituisce un modello di successo che il mondo ci invidia. Tutto ciò rischia di essere mortificato dall’assenza di un provvedimento legislativo chiarificatore che salvaguardi la balneazione attrezzata italiana tutelando il lavoro e le aziende di chi ha avuto il solo torto di aver creduto nelle leggi dello Stato. Cercheremo di manifestare il nostro dissenso in forme e modalità che possano arrecare il minor disagio possibile a voi bagnanti, nostri graditi ospiti. Potremmo incrociare le braccia ma al momento manifestiamo il nostro disagio ritardando l’apertura degli ombrelloni alle ore 9,30. Chiediamo comprensione".
Silvio Sebastiani