Ci vuole una festa grande, quando si torna a casa. Lo sa bene la comunità della scuola primaria Don Dino Mancini, la scuola di viale Trento, dal 2016 ad affrontare tutte le emergenze che ci sono state. Oggi si torna a casa, dopo il sisma, il Covid, i lavori importanti, l’edificio è bello, luminoso, soprattutto sicuro, i bambini indossano volentieri il grembiule con tre giorni di anticipo rispetto all’inizio delle lezioni, proprio per vivere una festa come si deve. E cantano l’inno nazionale, perfetti e armoniosi, e poi aspettano i discorsi ufficiali e il taglio del nastro prima di tornare padroni di spazi che appartenevano a loro di diritto. "Questa è una scuola che rappresenta molto per la città – dice il sindaco Paolo Calcinaro – , che ha sofferto tanto. Nel 2016 col terremoto ci sono stati danni e i lavori di messa in sicurezza, col tetto da sistemare e parte dei ragazzi spostati in un’altra scuola. E poi, il Covid e la scuola ancora una volta che non aveva spazi a sufficienza per rispettare il distanziamento e tutti i ragazzi all’ex ristorante Mario a Santa Caterina. Qui abbiamo portato avanti la battaglia contro il virus con il centro vaccinale . Oggi torna una scuola al massimo delle possibilità per quanto riguarda la sicurezza sismica, abbiamo anche cambiato gli infissi, sistemato i bagni, per un lavoro veramente importante. E niente di tutto questo si sarebbe potuto fare senza la collaborazione della dirigente di Annamaria Isidori, degli insegnanti tutti, delle famiglie e degli alunni". A seguire i progetti l’assessore ai lavori pubblici Ingrid Luciani, con l’ufficio tecnico, grande la collaborazione dell’ufficio per la ricostruzione post sisma, importante l’apporto delle ditte che hanno portata avanti l’intervento nei tempi previsti "Adesso abbiamo un altro passaggio – sottolinea il sindaco – , abbiamo intercettato altri fondi Pnrr per ampliare la mensa di altri 54 metri quadrati, la gara è già partita si potrà procedere presto per nuovi spazi". Il prefetto Michele Rocchegiani ha voluto salutare un nuovo inizio, una storia che mostra come da una situazione di crisi si possano aprire nuove opportunità. Sono undici le classi della scuola, sei a tempo pieno, per 205 alunni in totale, le responsabili di plesso sono Ludovica Lignite e Laura Leoni, al taglio del nastro la vicepreside, Ylenia Pagliari, a fare le veci della dirigente Isidori che ha avuto un problema personale: "Questa è la scuola primaria più grande di Fermo, qui si combinano alla perfezione di valori della tradizione e dell’innovazione che sono il segno del nostro istituto. Nel nome di un grande educatore con Don Dino, andiamo avanti a costruire il futuro di questi bambini".
Angelica Malvatani