"La sicurezza sul lavoro non è solo burocrazia"

La Cna dopo le modifiche del settore che riguardano anche le sanzioni. Felicioni e Migliore: "Serve un cambiamento culturale"

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"Crescono gli adempimenti per le imprese, proliferano le normative, ma c’è il rischio di perdere di vista il vero obiettivo, cioè scongiurare infortuni e morti sui luoghi di lavoro". Interviene così Massimiliano Felicioni (nella foto) responsabile del Dipartimento ambiente e sicurezza della Cna di Fermo, in merito alla modifica del decreto 812008 sulla sicurezza del lavoro (modificato con legge 2152021). "Norme e leggi non mancano – prosegue Felicioni – e con le recenti modifiche alcuni aspetti sono più pesanti dal punto di vista sanzionatorio. Ma siamo convinti che un ‘sistema sicurezza’ funzionale non possa passare da un aumento di documenti da produrre o sanzioni da applicare". La Cna rileva nel merito della modifica del decreto, criticità che finirebbero per amplificare le difficoltà delle imprese, esposte anche a possibili chiusure. Un’accelerazione sull’aspetto burocratico e sanzionatorio, dunque, che poco avrebbe a che fare con l’arginare infortuni e morti sul lavoro. "Si tratta di adempimenti non sempre di facile attuazione per le piccole e micro imprese – prosegue Felicioni – che fanno lievitare i costi, sommandosi a quelli già fissi come i dipendenti, le materie prime, l’energia, la burocrazia, erodendo la sostenibilità economica delle aziende". "Come Cna di Fermo – aggiunge il direttore generale, Alessandro Migliore – crediamo che la sicurezza sul lavoro si possa realizzare solo attraverso un cambiamento culturale, che coinvolga l’imprenditore, i lavoratori, le istituzioni, le associazioni, i tecnici, una squadra capace di raggiungere l’obiettivo attraverso un modello fattibile di prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro".

Paola Pieragostini