La stagione del teatro Alaleona parte con il botto

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Inizia con un grande successo, acclamato a suon di applausi dal pubblico, la stagione del Teatro Domenico Alaleona di Montegiorgio, che ha proposto la celebre opera ‘Qualcuno volò sul nido del cuculo’ riadattata da Maurizio De Giovanni per la regia di Alessandro Gassman. Lo spettacolo andato in scena mercoledì, è iniziato con tanto pubblico in sala e dopo i saluti rituali del sindaco Michele Ortenzi, dell’assessore alla cultura Michela Vita e dal direttore artistico della stagione di prosa Gianluca Balestra, ha preso il via la stagione culturale invernale. "Siamo qui da 14 anni – commenta Balestra – ma dovete farvi un applauso perché è solo merito della vostra passione. Infatti, abbiamo superato il numero di abbonamenti della stagione scorsa". Il resto è stata una rappresentazione artistica di spessore messa in scena dalla Compagnia del Teatro Bellini di Napoli, interpretata in maniera stupenda dai protagonisti: Daniele Russo, Alfredo Angelici, Emanuele Maria Basso, Gaia Benassi, Renato Bisogni, Antimo Casertano, Sergio Del Prete, Franklyn Gliozzi, Viviana Lombardo, Daniele Marino, Mauro Marino, Giacomo Rosselli; ognuno nel proprio ruolo hanno reso magica la serata. Molto bella e particolare la scenografia con uno schermo frapposto fra il pubblico e la platea un oggetto dal duplice simbolismo, quel vetro che spesso divide i malati psichici dai visitatori, ma anche lo schermo immaginario su cui gli ospiti dell’ospedale psichiatrico proiettavano le loro fantasie. La storia prende vita nelle vicende di Dario Danise e dei suoi compagni dell’ospedale psichiatrico di Aversa nel 1982, una storia elegante, che mette a nudo i meccanismi repressivi messi in atto dal personale della struttura verso gli ospiti, una metafora del potere costituito verso i cittadini, ma allo stesso tempo trasporta il pubblico con allegria e con tante emozioni nell’intimo della debolezza umana. Il prossimo appuntamento in prima regionale sarà il 10 gennaio con ‘Chi Ha paura di Virginia Woolf’ con Sonia Bergamasco e Vinicio Marchioni.