Adolfo Leoni Fermo. Prossimamente, le Contrade della Cavalcata dell’Assunta saliranno a Palazzo dei Priori per ammirare i quadri della Pinacoteca. Non sarà solo un impatto estetico, da critica d’arte. Sarà invece l’occasione per penetrare ancora di più la propria storia, entrando nelle pieghe del territorio di riferimento. Ci spieghiamo meglio. Nella Sala dei Legni, un olio su tela firmato Lucia Ricci è posto di traverso per alcuni interventi prima della partecipazione ad una importante mostra. Il dipinto raffigura la Madonna in gloria fra san Romualdo e santa Scolastica. Dalle figure dei personaggi scaturisce la storia del quadro, che può interessare la Contrada Campolege. San Romualdo, fondatore dei Camaldolesi e ispiratore degli Avellaniti, identifica il monastero che sorgeva nella zona di San Giuliano. Santa Scolastica, sorella di san Benedetto, ci dice invece dell’Ordine Benedettino femminile che sostituì, sempre a San Giuliano, quello Avellanita. Dalla Sala dei Legni passiamo ora nelle sale del Rinascimento fermano. La prima pala entrando a sinistra è quella di Giuliano da Fano (1510), propone la Madonna con il Bambino e i Santi Bartolomeo e Antonio abate. San Bartolomeo è il santo di riferimento dell’omonima contrada che rimandava anche alla chiesa dello stesso nome ora divenuta Chiesa della Pietà. Bartolomeo brandisce un coltello che rimanda al suo martirio per scuoiamento. Una piccola statua incastonata in una parete della chiesa ex San Bartolomeo propone il santo con in spalla la sua stessa pelle. Salendo una rampa di scale, sul pianerottolo di destra incrociamo un dipinto proveniente da Palazzo Vinci. Vi è rappresentato l’arrivo del cardinale Ludovico, patriarca di Aquileia, legato pontificio, inviato a Fermo dopo la cacciata degli Sforza (1446). Tra i personaggi c’è il conte Bongiovanni Vinci che gli consegna le chiavi della città. Palazzo Vinci ricade nella zona della Contrada Pila. Sono legami con il passato che ci raggiunge con le opere d’arte e sono possibilità di ispirazione per i costumi della Cavalcata. Ultima notazione: Lucia Ricci fu artista di livello che lavorò sempre nella bottega fermana dei suoi parenti. Mostrò una gran libertà in un tempo di poca considerazione per gli artisti donna. Diventò terziaria domenicana.
CronacaLa storia delle contrade nei quadri della Pinacoteca