L’abbraccio della città a Luca Marziali e Carlo Macchini

Il primo è reduce dalla finale dei mondiali di pallanuoto con il Settebello, il secondo un punto fermo nel mondo della ginnastica

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I campioni veri li riconosci dal viso pulito, lo sguardo sereno e intelligente, le idee chiare e la disciplina. Arrivano puntuali in comune Luca Marziali e Carlo Macchini, due ragazzi fermani che sono davvero due campioni, di sport, di umanità, di educazione e gentilezza. Il sindaco Paolo Calcinaro li ha voluti incontrare, per dare loro l’abbraccio della città di Fermo. Marziali è reduce dalla finale dei mondiali di pallanuoto, persa per un soffio ai rigori contro la nazionale spagnola. Era nel mitico Settebello domenica scorsa in vasca, è uno dei giocatori titolari, forte di una esperienza importante, cominciata che era poco più che un bambino. Porta la cuffia e la medaglia d’argento che è comunque un risultato speciale: "E’ stata una sfida grande, perdere ai rigori brucia un po’ ma comunque guardiamo avanti. Ho solo una manciata di giorni di vacanze e poi già il prossimo fine settimana si parte per l’America, per dieci giorni di tour e allenamento. Ad agosto ricominciamo a preparare gli europei di settembre e poi si riprende il campionato. È una vita scandita dagli appuntamenti". Luca si allena sei ore al giorno e ha trovato anche il tempo per studiare ingegneria edile e per vivere le gioie della sua famiglia e della bimba di quattro anni che è la sua prima tifosa: "I miei genitori sono gli artefici dei miei risultati, a 13 anni mi hanno accompagnato ovunque, prima ad Ancona poi in Liguria, sei anni, sei anni ho giocato a Napoli e adesso da due anni sono a Palermo. La prossima stagione la gioco a Berlino e sarà una nuova sfida ma il sogno è di tornare, prima o poi, a giocare con le squadre più importanti in Italia".

Determinato, serio, concentrato, lo sguardo di Luca fa il paio con quello di Macchini, ormai una conferma nel mondo della ginnastica. Studente modello del Montani, anche lui è davvero un esempio per i giovani, capace di allenarsi per ore senza mai perdere la concentrazione: "Non è facile conquistare una medaglia, bisogna dare sempre il massimo, i miei risultati me li gioco in una manciata di secondi. L’importante è metterci sempre passione e impegno". Carlo è da poco tornato da una piccola vacanza, non si concedeva qualche giorno di tregua da tanto tempo. A breve riparte per le nuove sfide che verranno, con le medaglie che ha già conquistato in giro per il mondo. "Sono un esempio per tutti, ha sottolineato il sindaco Calcinaro insieme con l’assessore allo sport Alberto Scarfini, sono ragazzi con la testa sulle spalle, prima che campioni sono belle persone. Per questo ci tenevo a consegnare loro una targa, a nome della città tutta, per far capire ai nostri giovani che niente è frutto del caso, certi risultati si conquistano con il lavoro, l’impegno, la serietà".

Angelica Malvatani