Laboratorio della droga in casa, in due a giudizio per spaccio

Indagini, appostamenti, accertamenti, pedinamenti e poi il blitz. I poliziotti della squadra mobile avevano inflitto così un duro colpo allo spaccio di droga, stroncando l’attività di un laboratorio artigianale e individuando i due pusher che la gestivano. Per questo motivo due magrebini, uno di 38 anni e uno di 21 sono stati rinviati a giudizio. Entrambi saranno chiamati a rispondere del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Il luogo dove i due nord africani gestivano la loro attività illecita era una strada isolata a sud nel comune di Fermo, non distante dal lungomare fermano quindi facile da raggiungere per gli acquirenti ma altrettanto comoda per gli spacciatori per arrivare dove maggiore è la richiesta, sufficientemente defilata per evitare i controlli delle forze di polizia che si concentrano nelle aree di maggiore. Ma anche quella volto il fiuto degli investigatori aveva ottenuto gli esiti positivi, portando al rinvenimento di sostanze stupefacenti del tipo eroina e il materiale per il confezionamento delle dosi. Il controllo del territorio e gli appostamenti avevano consentito di rilevare la cessione di una dose di droga sul lungomare di Porto San Giorgio e da lì erano scattate le indagini, accertando prima, con esito positivo, lo smercio della sostanza e procedendo, poi, al pedinamento del venditore, fino ad individuarne il covo. Ulteriori celeri verifiche e poi il blitz con l’ausilio dell’unità cinofila della Guardia di Finanza. Erano stati bloccati i due stranieri e sottoposti a perquisizione personale.

Nel portamonete di uno dei due erano state trovate due dosi di eroina già pronte per lo spaccio. La perquisizione dell’abitazione aveva consentito di rinvenire sostanze per il taglio della droga, altri cinque involucri contenenti eroina distribuiti in diverse parti dell’alloggio, un bilancino di precisione per il confezionamento delle dosi, un frullatore per mescolare la droga pura con le sostanze da taglio ed altro materiale per la preparazione degli involucri per la vendita. Insomma, un laboratorio casalingo organizzato per l’approntamento delle dosi da smerciare e base di partenza isolata per la vendita al minuto. La sostanza stupefacente, poco più di 13 grammi di eroina, in parte pura, e il materiale per la preparazione delle dosi erano stati sottoposti a sequestro ed i due magrebini erano stati denunciati all’autorità giudiziaria. Fabio Castori