Ladri scoperti e presi dopo fuga rocambolesca

I due banditi hanno rischiato di provocare una strage: condannati per lesioni stradali, danneggiamento, furto e resistenza a pubblico ufficiale

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Si stavano aggirando, a bordo di una Opel Astra bianca, nei pressi di Campiglione di Fermo, probabilmente per mettere a segno un colpo, non immaginavano però che i carabinieri li stavano tenendo d’occhio, in quanto la loro auto era stata segnalata perché collegata a diversi furti commessi nei parcheggi dei centri commerciali. Però, quando i militari erano entrati in azione per chiedere i documenti ai due occupanti della vettura, il conducente aveva spinto il piede sull’acceleratore, dando il via ad una pericolosa e rocambolesca fuga. Per questo motivo due giovani di Latina, uno di 35 anni, l’altro di 30, sono finiti davanti al giudice del tribunale di Fermo e sono stati condannati rispettivamente a tre anni e un anno e otto mesi per lesioni stradali, danneggiamento, furto e resistenza pubblico ufficiale, Il fatto risale al settembre 2016 quando, intorno alle 18, la manovra dei due banditi aveva rischiato di provocare una strage.

La fuga era durata solo qualche centinaio di metri perché l’Opel, all’altezza dell’incrocio di zona Triangolo di Monte Urano, aveva urtato un Range Rover, guidata da una 40enne e che trasportava una bambina. L’impatto aveva fatto finire l’auto dei fuggitivi sopra l’aiuola spartitraffico dell’incrocio e quindi in mezzo alla carreggiata, dove, nel senso di marcia opposto stava sopraggiungendo una Fiat Bravo con a bordo due donne. L’impatto era stato inevitabile e violento e la passeggera delle Fiat era rimasta ferita. Anche i due malviventi erano rimasti storditi a seguito dello scontro e questo aveva permesso ai carabinieri di catturarne uno. Il complice invece era riuscito a fuggire a piedi nelle campagne circostanti. Il conducente era stato tratto in arresto e condotto in caserma dove era stato identificato.

Pochi giorni dopo gli investigatori avevano identificato il complice e lo avevano denunciato a piede libero. Nel prosegue delle indagini i carabinieri avevano scoperto che i due malviventi erano gli autori di diversi furti messi a segno nel Fermano e in diverse zone delle Marche.

Fabio Castori