Ladro seriale di auto finisce sotto processo

Lo avevano inseguito, intercettato e arrestato in flagranza di reato. Non c’è stato nulla da fare per il ladro seriale di auto che, da diverso tempo, era finito nel mirino delle forze dell’ordine. Ad incastrarlo definitivamente erano stati i carabinieri della Compagnia di Fermo, che lo avevano catturato dopo che aveva messo a segno l’ennesimo furto di una vettura. Il malvivente, un marocchino di 34 anni, è stato rinviato a giudizio e finirà alla sbarra per rispondere di furto aggravato e ricettazione. I militari dell’Arma, ormai specializzati nel contrasto ai furti di auto, avevano iniziato a pedinare il marocchino che, nelle settimane precedenti, era stato già sorpreso diverse volte alla guida di veicoli risultati oggetto di furto, e denunciato per ricettazione. Tutto era iniziato quando un anziano aveva parcheggiato la sua Fiat Tipo in via XXV aprile a Fermo. Dovendo ripartire dopo qualche minuto, aveva deciso di non chiudere a chiave, né di portare con sé le chiavi. Dopo essersi allontanato di qualche metro, il giovane marocchino, appostato a poca distanza, con una mossa fulminea era balzato nell’auto e, dopo aver avviato il motore, si era dileguato. Il pensionato aveva subito allertato il 112 per denunciare il furto non sapendo, però, che proprio a pochi metri i carabinieri in borghese, avendo assistito direttamente alla scena, si erano già messi all’inseguimento del malvivente. La "squadra antifurto", infatti, con due vetture di servizio civetta, conoscendo bene i movimenti del marocchino, aveva messo in atto un’azione a tenaglia, intercettandolo dopo pochi minuti e impedendogli ogni possibilità di fuga, beccandolo alla guida del veicolo appena rubato. Questa volta, però, avendolo sorpreso nella flagranza del reato di furto aggravato, gli uomini dell’Arma lo avevano dichiarato immediatamente in arresto, recuperando l’auto che, al termine delle formalità di rito, era stata restituita al proprietario. Il ladro, condotto in caserma, era comparso ieri mattina dinanzi al giudice del tribunale di Fermo per l’udienza di convalida. All’esito dell’udienza per il malvivente, che era già sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale, oltre alla convalida dell’arresto, era stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre giorni alla settimana.

f.c.