L’altra faccia di Lido Tre Archi. Parte la ’Libera scuola diffusa’: "Ecco cultura e integrazione"

Il progetto affidato a Res rientra nel bando ’Periferie’ per sostenere quartieri difficili "Formeremo una equipe educativa di strada che andrà negli spazi dai giovani".

L’altra faccia di Lido Tre Archi. Parte la ’Libera scuola diffusa’: "Ecco cultura e integrazione"
L’altra faccia di Lido Tre Archi. Parte la ’Libera scuola diffusa’: "Ecco cultura e integrazione"

Gli uomini si educano insieme, con la mediazione del mondo. Parte da qui l’esperienza della Libera scuola diffusa a Lido Tre Archi, un progetto che rientra nell’ambito di Periferie, il bando di valorizzazione dei luoghi più lontani, complessi, con sacche di marginalità e degrado. Grazie a quel bando nazionale, il Comune di Fermo gestisce diversi milioni di euro, tra palestre da rifare, strutture sportive da mettere a punto, lavori pubblici e decoro in generale, la cooperativa Nuova Ricerca Agenzia Res si occupa delle persone, di attivare energie positive, di rendere protagonista la parte buona, bella e colorata di Lido Tre Archi. Dal novembre del 2022 Matteo Olivieri e Eugenio Solla sono qui praticamente tutti i giorni, l’ufficio di via Nenni è diventato nel tempo una galleria d’arte, una postazione di lavoro con due computer portatili, una biblioteca ancora da potenziare, una sala corsi e incontri e molto altro: "In realtà abbiamo messo insieme quattordici realtà di volontariato e del sociale, con i servizi sociali e l’Ambito, per costruire un progetto che desse davvero il ruolo da protagonisti ai residenti, in un’ottica di ‘transculturalità’. Noi partiamo dalla matrice umana che ci rende vicini, più che sulle cose che ci allontanano. Le parole d’ordine per noi sono attivazione e partecipazione, quando organizziamo un corso di lingua araba per i bambini nati qui che stanno perdendo questa cultura lo facciamo con qualcuno del posto. Se parliamo di pagine di storia come il colonialismo, lo facciamo con i docenti italiani e con le persone africane che hanno conosciuto l’altro aspetto della storia, quello delle vittime. È un punto di vista diverso".

Ci sono state feste e incontri, musica e scambi di sapori, di tradizioni, di colori. Gli artisti e i fotografi del territorio, da Giacomo Mancini a Alessio Beato, Giacomo Maroni e tanti altri hanno donati fotografie e opere d’arte per rendere più bello questo angolo di mondo che guarda verso il mare: "Ci facciamo carico dei bisogni di tutti i giorni, le esigenze pratiche, i momenti di informazione ma poi guardiamo anche oltre, sottolinea Eugenio, stiamo per partire con un progetto che si chiama Rive e che ci vede insieme con la scuola di San Tommaso, altro interessante laboratori di multiculturalità. Insieme avvieremo una serie di azioni che porteranno alla formazione di una comunità educante, di cittadini del quartiere che si faranno carico del loro futuro e di quello dei loro figli. Formeremo anche una equipe di educativa di strada, con operatori qualificati che andranno negli spazi vissuti dai giovanissimi, per coinvolgerli in azioni positive. Abbiamo comprato 150 libri illustrati che entreranno a far parte di una biblioteca diffusa, proprio per far capire che con le parole, i colori, le storie, ci possiamo salvare".

I problemi ci sono e qui ne arrivano gli echi, le ultime vicende di criminalità fanno male ma l’idea che c’è qui è che si possano isolare le brutture, dando spazio alla bellezza: "Lo faranno gli stessi residenti e le nuove generazioni, se daremo loro gli strumenti per riconoscere tutto il bello che c’è. Il prossimo appuntamento per noi, sottolineano Matteo e Eugenio, è per il 21 ottobre. Invitiamo la città tutta, le associazioni, i volontari, i giovani, per un pomeriggio che si aprirà con la banda dei tamburi, si proseguirà con le letture animate in diverse lingue che vedranno protagoniste alcune delle abitanti del quartiere, poi sarà la volta del teatrino Kamishibai, dei ritratti gratis, delle afro-treccine e nell’area espositiva sarà presente un allestimento di libri illustrati volanti. A chiudere la giornata il concerto live dei Tetuan, poi un dj set e tanto sport allo skate park. Solo così si può cominciare a trovare una strada diversa, per un quartiere che è molto di più di una piazza di spaccio o di criminalità".

Angelica Malvatani