Raccontava la vita e la storia con la s maiuscola Mario Dondero, scattando foto in continuazione. Immagini che poi spesso dimenticava di sviluppare, di archiviare, di tenere in ordine. Nel novembre del 2013 la Fototeca Provinciale di Fermo, gestita dall’Associazione Culturale Altidona-Belvedere, ha acquisito un archivio tra i più importanti della storia della fotografia italiana e internazionale, proprio quello di Mario Dondero, fermano d’adozione. Si tratta di un patrimonio culturale di inestimabile valore, unico per la Regione Marche, composto da oltre 200 mila diapositive a colori e 250 mila negativi in bianco e nero qualche migliaio di stampe in bianco e nero, 200 quaderni di appunti nei quali Dondero annotava appuntamenti, incontri, riflessioni sulla politica e sulla fotografia. L’intero archivio testimonia sessanta anni di storia della cultura italiana e internazionale attraverso gli scatti del grande fotoreporter, ancora in gran parte da riordinare, inventariare e digitalizzare al fine di poter estendere la conoscenza della sua opera, in larga parte inedita, e conservare e trasmettere questo patrimonio alle generazioni future, come lo stesso Dondero desiderava, affidando alla Fototeca di Altidona il suo patrimonio fotografico che, non a caso, è stato considerato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali "Archivio di interesse nazionale" dal 16 agosto 2016. In questo decennio, la Fototeca ha dunque avviato un lungo e attento lavoro di riordino e anche di allestimento di numerose mostre, a Roma, Ascoli, Bergamo, Copenaghen e Milano. Collaborano al riordino, alla digitalizzazione e archiviazione delle opere Pacifico D’Ercoli, responsabile della Fototeca, Diego Pizi, responsabile scientifico per la digitalizzazione e il restauro fotografico, i collaboratori Fernando Felicetti, Mario Pompa, Massimiliano Biondi, Laura Strappa, Roberto Felicetti, Maria Luisa Sacchini.
CronacaL’archivio di foto di Mario Dondero compie 10 anni