Lavoro, emergenza sicurezza. La Cgil: "Basta infortuni. La politica deve intervenire"

Il segretario provinciale De Grazia interviene dopo gli ultimi episodi che si sono verificati in provincia: "Vogliamo risposte dal Governo. Anche in Provincia serve un confronto".

Lavoro, emergenza sicurezza. La Cgil: "Basta infortuni. La politica deve intervenire"
Lavoro, emergenza sicurezza. La Cgil: "Basta infortuni. La politica deve intervenire"

"Basta con gli infortuni, il lavoro deve essere di qualità". Lo ribadisce il segretario della Cgil, Alessandro De Grazia, che ricorda i due gravi infortuni nel che si sono verificati nel giro di poche ore, uno a Monte Urano l’altro a Montegranaro. Il primo ha visto coinvolto il titolare di un’impresa edile che ha perso parte di un arto, il secondo un operaio edile caduto da un impalcatura che, stante alle prime notizie, non avrebbe riportato lesioni gravi ma che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche. "Questi due infortuni – spiega il sindacalista – riaccendono un faro sul tema della salute e sicurezze nei luoghi di lavoro nella nostra Provincia colpita duramente dalla morte, sempre in occasione di lavoro, di due giovani Giuseppe Lenoci a febbraio dello scorso anno e Franco Mazzelli lo scorso 13 luglio, due vite spezzate, due morti che hanno sconvolto l’intera comunità fermana, due morti che potevano essere evitate come la maggior parte degli infortuni gravi e mortali".

Secondo De Grazia è oggi essenziale la corretta applicazione ed il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, una adeguata e costante formazione, un sistema di prevenzione con adeguate risorse, un sistema di controlli e sanzionatorio adeguato alla drammaticità dei numeri che tutti i giorni ci troviamo a commentare: "In tema di controlli un dato su tutti, che dà la dimensione di quanto sia fragile il sistema, è il numero degli ispettori, 50 in tutta la regione uno ogni 9.700 lavoratori, per non parlare del fatto che nella provincia di Fermo non c’è una sede dell’Ispettorato del Lavoro. Dunque, il lavoro oggi è una merca a basso costo". La Cgil chiede che il tema del lavoro e della sua qualità deve essere una priorità dell’agenda politica e nel rapporto tra parti sociali.

"Contratti precari, bassi salari, contrattazione di secondo livello inesistente, mancato rispetto delle normative in materia di salute e sicurezze –aggiunge De Grazia –, sono solo alcune delle ragioni che, giustamente, disincentivano i giovani ad approcciare ad alcuni lavori, soprattutto al manifatturiero". De Grazia chiede che se ne parli anche al Tavolo Provinciale per la Competitività lo Sviluppo del Fermano, ma occorrono risposte urgenti dal governo nazionale, regionale, ma anche dal sistema delle imprese.