C’è crisi, ci sono enormi preoccupazioni per il futuro del distretto fermano che si appresta a vivere una stagione più ricca di incognite che non di lavoro, ci sono dipendenti che vedono traballare il loro posto, eppure c’è ancora chi ci vuole provare, imprese che non vogliono mollare e, anziché fermarsi o fare passi indietro, si preparano a lanciare nuove sfide. Sul fronte della internazionalizzazione, sono 62 i progetti presentati da 78 imprese marchigiane, finanziati con complessivi 5,6 milioni di euro (muoveranno investimenti per 11,5milioni di euro) provenienti dai fondi Por Fesr 2014-2020, messi a disposizione dalla Regione con un bando riservato ai comparti moda e mobile.
Di questi progetti, 29 sono di imprese che operano nel sistema moda, abbigliamento e calzature e, nel fermano, sono 18 le aziende le cui proposte progettuali sono state ammesse a finanziamento, per complessivi 1,8 milioni di euro. Il dato più rilevante che emerge dalla risposta che c’è stata a questo bando è l’interesse che ha riscontrato, come testimonia l’alto numero di domande (in tutto 175) presentate, nonostante i termini scadessero a maggio e, dunque, in pieno lockdown, con un orizzonte dei mercati completamente sconvolto dalla pandemia.
Altro dato rilevante è rappresentato dalle dimensioni delle aziende: delle 78 coinvolte, 65 sono piccole e micro, in alcuni casi hanno presentato progetti in forma aggregata, evidenziando come i temi dell’innovazione e della internazionalizzazione stiano contaminando la progettualità del mondo produttivo marchigiano. Per il fermano, proposte sono arrivate da imprese attive soprattutto a Montegranaro, Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare, in misura minore a Fermo, Monte Urano e Torre San Patrizio, e alcune di quelle ammesse a finanziamento sono di Montappone, Massa Fermana, Monte Giberto, oltre che di Montegiorgio.
Solo 18, dicevamo, le imprese fermane che hanno ottenuto il finanziamento, mentre sono rimasti fuori 84 progetti finanziabili (54 dei quali del sistema moda) essendo esaurite le risorse disponibili. Servirebbero altri 7 milioni di euro. Accanto a queste, ci sono imprese del calzaturiero e del distretto del cappello i cui progetti non sono stati considerati finanziabili. Nelle Marche, è Macerata la provincia con il maggior numero di aziende finanziate, 24; seguono Fermo (18), Pesaro Urbino (17), Ancona (12) e Ascoli Piceno (7).
Marisa Colibazzi