FABIO CASTORI
Cronaca

Le ruba l’identità per comprare Rolex ed elettrodomestici: condannata

Dopo aver studiato attentamente le abitudini e essersi procurata le generalità di una giovane fermana, le aveva rubato l’identità, aveva...

La truffatrice, un 53enne albanese, già nota alle forze dell’ordine, aveva dovuto però fare i conti con i carabinieri di Porto San Giorgio

La truffatrice, un 53enne albanese, già nota alle forze dell’ordine, aveva dovuto però fare i conti con i carabinieri di Porto San Giorgio

Dopo aver studiato attentamente le abitudini e essersi procurata le generalità di una giovane fermana, le aveva rubato l’identità, aveva stipulato finanziamenti per 20.000 euro a nome dell’ignara vittima per comprare Rolex ed elettrodomestici. La truffatrice, un 53enne albanese, già nota alle forze dell’ordine per precedenti penali analoghi, aveva dovuto però fare i conti con i carabinieri di Porto San Giorgio, che l’avevano identificata e smascherata. Per questo motivo la donna è comparsa davanti al giudice del tribunale di Fermo. La 53enne, al termine del processo, in cui sono stati ascoltati gli investigatori dell’Arma che l’avevano incastrata, è stata condannata a due anni e otto mesi di reclusione per i reati di falso, uso di atto falso, sostituzione di persona e truffa. I carabinieri avevano smascherato la 53enne a conclusione di accertamenti avviati a seguito di denunce formalizzate nel mese di marzo da una giovane residente a Fermo. Nell’ambito di tali indagini, avevano deferito in stato di libertà la malvivente albanese per i reati di falsità materiale commessa dal privato, uso di atto falso, sostituzione di persona e truffa. I carabinieri, subito doppo le denunce, avevano avviato serrate indagini e avevano accertato, anche attraverso l’analisi della documentazione contabile e contrattuale acquisita, che la 53enne aveva attivato a nome della vittima i seguenti contratti di finanziamento: un contratto con la società Findomestic per un importo di 14.000 euro per l’acquisto di un orologio Rolex e un contratto con la società Agos per un importo di 5.500 euro per l’acquisto di elettrodomestici. La malvivente in gonnella, con un piano studiato nei minimi dettagli, aveva utilizzato documenti di identità falsificati contenenti i dati personali della giovane fermana. La competente autorità giudiziaria era stata informata della conclusione dell’indagine dei carabinieri di Porto San Giorgio ed era stato disposto il rinvio a giudizio per il quale la 53enne era finita sotto processo.