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L’esposizione di vinili. Da Warhol ai Pink Floyd, la musica racconta: proroga per la mostra

L’organizzatore Alessandro Biocca ha raccolto 250 cover indimenticabili

L’esposizione di vinili. Da Warhol ai Pink Floyd, la musica racconta: proroga per la mostra

L’organizzatore Alessandro Biocca ha raccolto 250 cover indimenticabili

La musica si vive, si ascolta, si respira. È il senso di una mostra originale che da agosto sta catturando l’attenzione di migliaia di visitatori, a Palazzo dei priori, oggi dovrebbe chiudere i battenti ma il successo è stato tale che si sta pensando ad una proroga di un paio di settimane. ‘Musica da guardare’ è proprio il titolo della mostra di copertine d’autore e vinili, dal 1940 a oggi, frutto di una ricerca certosina durata 35 anni. Ha dovuto scegliere tra 7mila e 500 dischi Alessandro Biocca, per arrivare a portare in mostra 250 copertine, il contenitore della musica che ha riempito la vita di chi è stato giovane negli anni ’80. "Avevo 14 anni quando ho cominciato a comprare dischi – racconta Alessandro – classe ’73, che vive a Grottammare, ho preso per pochi euro oggetti che oggi valgono molto di più ma li tengo a casa come se fossero parte della mia famiglia e non li cederò mai. Per questo è stata durissima fare una selezione per la mostra, mi sembrava di far torto a qualche figlio, per fortuna ho avuto il supporto organizzativo di Maggioli cultura che ha gestito questa mostra con grande professionalità". Alessandro ha un lavoro vero e poi fa il dj ma a bordo di un furgone Volkswagen del 1972, con la consolle che passa solo dischi in vinile e musica del periodo che va dagli anni ’60 agli ’80: "Chi passa a Palazzo dei Priori fa un viaggio che comincia nel 1940, all’arrivo della prima copertina, l’anno successivo il disco di Bruno Walter su Beethoven ha avuto un incremento di vendite dell’800 per cento proprio grazie all’immagine che campeggiava sulla copertina". In mostra ci sono oggetti rarissimi, come la copertina firmata da Andy Warhol, con una banana che si sbuccia, o l’immagine su un disco dei Rolling Stone che con una zip sui jeans vera".

E poi, le copertine firmate da Banksy, da Andrea Pazienza per Roberto Vecchioni, da tutti i maggiori artisti contemporanei e disegnatori di fumetti: "Ho messo in esposizione anche pezzi molto rari, copertine censurate dei Pink Floyd in Corea del Sud, immagini coperte per pudore, invenzioni geniali di artisti che davvero hanno scritto la storia della musica. Questa è la musica che amo ma ci sono anche copertine bellissime su dischi che non mi piacciono. Quello che mi piace sottolineare è proprio lo sguardo che si può avere sulla musica".

Angelica Malvatani