Lettini e ombrelloni, stesse tariffe nel 2021

I balneari non aumenteranno i prezzi per la prossima stagione. Montagnoli: "Lo facciamo per il turismo nonostante le difficoltà del Covid"

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Le tariffe balneari per la stagione 2021 non aumenteranno: continueranno ad essere le stesse degli ultimi 13 anni. A sostenerlo è il presidente del sindacato balneari della Confcommercio Marche centrali, Romano Montagnoli. Entro il primo ottobre i concessionari di spiaggia come tutti gli anni erano tenuti a comunicare per l’estate dell’anno successivo il costo per l’affitto di cabine, ombrelloni, lettini e sedie a sdraio: "La norma è cambiata – precisa Montagnoli – nel senso che adesso la comunicazione non è più obbligatoria per tutti, ma soltanto da parte di chi decide di variare le tariffe, altrimenti restano quelle degli anni precedenti".

C’è stato chi ha proposto variazioni?

"Non mi risulta".

Quindi non vi saranno aumenti nell’estate 2021?

"Non credo proprio! Qualche collega può anche adeguare i prezzi con piccoli aumenti ma operando nella forbice tra il minimo e il massimo di quelli ufficiali. In altri termini magari dal minimo si avvicina al massimo ma sempre restando nell’ambito dei prezzi segnalati a suo tempo alla Regione. Quali sono gli importi? I massimi comprensivi d’Iva per l’alta stagione: 6 euro cabina, 5 ombrellone, 3,50 sedia a sdraio e 5 lettino. Per la bassa stagione: 4 euro cabina, 4 ombrellone, 3 sedia a sdraio e 4 lettino".

Se mantenete sempre gli stessi prezzi evidentemente li ritenete remunerativi...

"Lo facciamo per favorire il turismo, altrimenti sarebbe opportuno rivederli considerato che i costi crescono sempre di più e che il Covid-19 ci ha costretti ad eliminare degli ombrelloni, a scapito del numero di presenze, per assicurare i distanziamenti e poi ci sono state le spese per l’igienizzazione e anche il personale alla fine un po’ di più è costato a tutti".

Il Governo non è intervenuto a supporto della vostra categoria per i danni economici subiti a causa della pandemia?

"Ha fatto poco o nulla, anche perché il famoso 60% di credito d’imposta per le spese di messa in sicurezza dei locali, per le sanificazioni per le attrezzature, i macchinari i sistemi di protezione ce lo possiamo sognare. Grasso che cola e se tutto va bene avremo il 13%, praticamente une beffa".

Per quale motivo?

"Il fatto è che il governo aveva fissato un determinato plafond ma le richieste sono state di gran lunga superiori a quelle che erano le sue previsioni. Ne consegue che avremo una percentuale di credito d’imposta tra il 9 e il 13%. Una presa in giro".

Silvio Sebastiani