L’export va di corsa tra scarpe e meccanica

Nei primi sei mesi del 2022 i dati sono incoraggiati. A trainare sono i settori chiave della provincia anche se il futuro preoccupa

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di Vittorio Bellagamba

Le aziende del fermano hanno da sempre una spiccata propensione ad allargare i propri confini commerciali. I programmi di internazionalizzazione delle imprese si sono intensificati soprattutto negli ultimi anni e tale tendenza trova conferma nei dati relativi alle esportazioni. Da un’elaborazione del Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne su dati Istat e Terna emerge che la provincia di Fermo nei primi sei mesi di quest’anno ha fatto registrare un trend di crescita delle esportazioni tra i più consistenti in Italia. La provincia, infatti, occupa la diciassettesima posizione grazie soprattutto al buon andamento delle vendite oltreconfine dei prodotti di punta del sistema economico locale ovvero le calzature e la metalmeccanica. Analizzando i dati relativi al territorio emerge che nel primo trimestre di quest’anno le esportazioni sono state pari a 280,3 milioni di euro contro i 229,1 milioni di euro dello stesso periodo del 2021. L’incremento in termini percentuali è stato quindi pari a +22,4%. Nel periodo tra aprile e giugno del 2022 le esportazioni del fermano hanno raggiunto i 288,6 milioni di euro e anche in questo caso si è assistito ad una crescita considerando che nello stesso periodo del 2021 le esportazioni sono state pari a 208,5 milioni di euro che tradotto in termini percentuale rappresenta un considerevole +38,4%. La differenza tra le due percentuali di crescita è pari a +16% che rappresenta una delle migliori performance a livello nazionale. Una situazione che potrebbe essere compromessa nei prossimi mesi a causa dell’incremento dei costi dell’energia. È questa una delle preoccupazione che serpeggia tra gli imprenditori del fermano impegnati da un lato a conquistare sempre nuovi mercati esteri, ma nel contempo costretti a ’far quadrare i conti’ messi a dura prova dall’incremento del costo dell’energia e delle materie prime. Secondo lo studio, infatti, le previsioni per i prossimi mesi sul futuro delle imprese non è certamente roseo. Anche se, per quanto riguarda il sistema economico del fermano, le aziende non sono particolarmente energivore come in altre realtà produttive italiane.