Fermo, kit di libri per i pazienti dell’ospedale

‘Nati per leggere’: sbocco sanitario per il progetto della biblioteca

Il progetto ‘Nati per leggere’ gode del contributo finanziario della Regione (Zeppilli)

Il progetto ‘Nati per leggere’ gode del contributo finanziario della Regione (Zeppilli)

Fermo, 15 giugno 2019 - I libri per respirare storie, parole e emozioni, libri per comunicare, per costruire ponti e non barriere. È il senso del progetto «Nati per leggere», un’esperienza che la biblioteca di Fermo porta avanti da anni, proprio per trasmettere l’amore per la lettura nei giovanissimi. Oggi il progetto incontra anche il mondo sanitario, dalla biblioteca Spezioli partono i kit di libri pieni di colori, da destinare ai luoghi più significativi, dalla pediatria dell’ospedale alle sale di attesa di pronto soccorso e punti vaccinali, nelle sale colloquio per famiglie problematiche del distretto sanitario. La direttrice della biblioteca, Maria Chiara Leonori, parla di un punto di partenza e di arrivo importante: «Nati per leggere è nelle corde della città di Fermo da tanti anni. Oggi qui abbiamo l’altro attore fondamentale con le biblioteche, il mondo della sanità, l’esito naturale della nostra iniziativa, solo unendo le forze si porta avanti la sensibilizzazione e la vasta realtà culturale». Nati per leggere promuove la lettura nelle famiglie per una ricaduta positiva sul bambino. È una delle otto azioni linee guida per il benessere del bambino, occasione di sviluppo sociale e di integrazione, per incontrare famiglie italiane ma anche stranieri.

Fondamentale il ruolo della Regione, per il triennio fino al 2019 sono stati destinati 100 mila euro per l’acquisto materiali da destinare a varie realtà dove incontrare il libro, ospedali ma anche carceri e luoghi di preparazione al parto: «Si costruiscono così presìdi nati per leggere, prosegue ancora la direttrice Leonori, è prevista anche la consegna a tutti i nuovi nati del libriccino «Guarda che faccia», ne abbiamo 1.885, pari ai nati stimati in un anno, una piccola guida sulle espressioni dei bambini». Il sindaco Paolo Calcinaro e il direttore di Area Vasta Licio Livini hanno sottolineato il valore di esperienze simili, per costruire integrazione e cultura, per guardare ad una clima di incontro. Figure chiave del progetto sono Raffaella Ramini, anima della biblioteca ragazzi, e Lara Ciuti per la sanità. In prima linea i 26 ragazzi del servizio civile in Area Vasta, impegnati a distribuire e custodire i libri e i kit che verranno sistemati nei luoghi strategici e dove potranno incontrare famiglie e bambini. L’assessore alla cultura Francesco Trasatti parla di un progetto di alto profilo, «che abbiamo seguito con attenzione e cura, forti di un supporto della Regione e nel coinvolgimento del mondo sanitario».