Lucci: "Biodigestore a San Biagio E’ stata fatta la scelta migliore"

La notizia del finanziamento del biodigestore Asite da parte dello Stato con i fondi Pnnr, non può che essere accolta come una straordinaria nota positiva per la città di Fermo e tutto il territorio provinciale. Lo assicura il consigliere comunale del gruppo Fermo Forte, Nicola Lucci, che parla di ottimo risultato e di prospettiva importante per il futuro: "Il bando, che ha previsto una complessa programmazione tecnica, ha portato in dote un ottimo risultato anche se il finanziamento non coprirà al 100 per cento il costo della costruzione dell’opera, ma i circa 17 milioni di euro a fondo perduto sono una fondamentale base su cui contare per la realizzazione dell’impianto. La porzione di denaro rimanente dovrà essere recuperata attraverso mutui che potranno essere anche meno onerosi del previsto se il ribasso d’asta sarà particolarmente vantaggioso". Fermo forte sostiene dunque la scelta dell’assessore Ciarrocchi e dell’Asite per aver creduto tenacemente al progetto e alla partecipazione al bando: "Abbiamo sempre creduto nella progettualità del biodigestore, sin dai tempi dell’amministrazione Di Ruscio il capogruppo Bargoni ne proponeva la sua fattibilità, mentre il consigliere Lucci, durante i consigli comunali ha più volte sottolineato, anche prima della crisi energetica della guerra d’Ucraina, l‘importanza strategica dell’opera, la quale risulta importante, non tanto per la diminuzione dell’allocazione dei rifiuti organici che risulta essere minimale, ma perché l’investimento sarà produttivo e remunerativo per la cittadinanza. Tutto ciò va nella direzione di aumentare strategicamente la produzione di energia del sistema Italia, rendendolo più autonomo a livello economico e politico; diminuire in prospettiva di lungo termine le bollette dei cittadini del territorio provinciale Fermano, dando all’Asite e di riflesso al Comune di Fermo una solidità economica maggiore; infine non sperperare i fondi Pnnr in opere non produttive e non remunerative, visto che si trattano di finanziamenti che lo Stato Italiano (quindi tutti noi) dovrà restituire".

Secondo Lucci e Bargoni il posizionamento del biodigestore presso l’attuale discarica di San Biagio è quella migliore rispetto alle progettazioni di impianti dislocate in luoghi non adibiti a discariche, perché il flusso veicolare è già presente per il trasporto del rifiuto organico e quindi non dovrà aumentare di molto o impattare da zero come potrebbe succedere per altri impianti in fase di progettazione.