Simone Seghetta morto a Fermo, l’ultimo messaggio: "Tra poco ci vediamo al bar"

Il tifoso della Fermana stroncato da un improvviso malore mercoledì poco prima della partita e lo strazio degli amici: non vedendolo arrivare, hanno iniziato a chiamarlo ma lui era già morto

Simone Seghetta

Simone Seghetta

Fermo, 21 ottobre 2022 - "Tra poco parto, ci vediamo al bar Primavera". Questo il messaggio che Simone Seghetta il 45enne papà tifoso della Fermana aveva scritto sulla chat degli amici con i quali sarebbe andato al ‘Bruno Recchioni’ per assistere all’incontro Fermana-San Donato di mercoledì sera. Già, gli amici del gruppo ‘Irriducibili’: quelli che lo aspettavano come sempre, quelli che lo hanno aspettato e non vedendolo arrivare, da Monte Urano dove lavorava nella piccola azienda calzaturiera di famiglia, hanno iniziato a chiamarlo al telefono. Tra loro, Samuele non avrebbe neanche lontanamente immaginato che un malore fulminante stava strappando l’amico Simone alla vita; non avrebbe mai pensato che di lì a poco rispondesse la voce femminile di una parente dicendo: ‘Simone non è più con noi’. Dal tam tam degli sguardi increduli delle centinaia di tifosi canarini presenti sugli spalti al gelo piombato sull’intero stadio, è stato un attimo e nonostante il pareggio agguantato dai gialloblu, non c’è stata la forza di rompere il silenzio assordante per tutta la prima frazione di gioco.

Durante l’intervallo, tra le lacrime e gli abbracci, la decisione di tornare a cantare per lui e con lui: Simone avrebbe dovuto essere lì, avrebbe voluto essere al loro fianco a sostenere i ragazzi di mister Protti come allora: "Seguo la Fermana dai primi anni del ’90. Fui tra quelli che ebbero fiducia nei canarini di mister Alessandrini e capitan Protti nella sfida play off contro le ‘fere rossoverdi’ allo stadio ‘Liberati’ di Terni nel giugno del ’96- ci aveva raccontato in un’intervista nel marzo’19- fui ripagato dal goal di Pennacchietti che scrisse la storia gialloblu. In barba all’esame di maturità per cui avrei dovuto studiare, due settimane dopo, partii anche per la stupenda finale di Ferrara".

Simone amava la sua famiglia e il calcio: con la sua smisurata passione per la Fermana, trasmessa ai figli Noemi, Matteo e Sofia di 9, 7 e 5 anni, aveva contagiato la scuola di ‘Lido di Fermo’ più volte protagonista delle pagine di questo giornale per essere colorata di gialloblu da quando, un giorno di qualche anno fa, Matteo Seghetta si presentò a scuola e disse ai suoi compagni d’asilo: "Oggi vi canto una canzone" e intonò uno dei cori dei tifosi della Fermana cantato da papà Simone. ‘La Curva Duomo ha perso un pezzo da 90 si legge sui social; il gruppo gli ‘Irriducibili’ ovvero Samuele I, Luca A, Simone P, Andrea R, Simone D, Marco C, Moreno C, Simone M, Mirco M. hanno perso un amico fraterno. Oggi pomeriggio alle 15.30 presso la chiesa San Michele Arcangelo di Monte Urano, familiari e amici si ritroveranno per l’ultimo saluto a Simone.