Lungomare finito nel 2026 Ora c’è il piano esecutivo

Nessun ripensamento sul taglio delle tamerici a sud per fare spazio ai posti auto. I lavori partiranno dopo l’estate: un progetto da 4 milioni .

Lungomare finito nel 2026  Ora c’è il piano esecutivo
Lungomare finito nel 2026 Ora c’è il piano esecutivo

Il progetto esecutivo adesso c’è. Era uno dei passaggi più importanti ed impellenti verso l’attuazione dei lavori di riqualificazione del lungomare Gramsci ed è stato superato proprio in questi giorni con delibera della giunta municipale e determina dirigenziale per ciò che riguarda la validazione degli elaborati dell’Arkteam, lo studio tecnico ascolano che ha redatto il piano di rifacimento dell’intero lungomare. Con il progetto esecutivo sono state tolte le piazzette previste dall’Arkteam all’altezza delle spiagge libere.

La cancellazione è stata disposta dalla Regione Marche nell’esprimere il suo parere obbligatorio sui contenuti del piano. Nessun ripensamento, invece, circa l’eliminazione dello spartitraffico di tamerici sul lungomare sud, per reperire qualche decina di posti auto, una decisione duramente contestata dall’opposizione e dai circoli ambientalisti. La riqualificazione è finanziata dal bando Pnrr per 4 milioni i quali saranno impegnati nella realizzazione di un primo stralcio che interessa la zona sud: dallo chalet Duilio fino all’altezza del parco Canossiane per una lunghezza di circa 800 metri. Adesso l’Amministrazione dovrà pensare all’appalto dei lavori la cui esecuzioni quasi certamente affiderà alla stazione unica appaltante della provincia di Fermo.

L’importo dei lavori a base d’asta è 2.937.328,96 e l’importo della sicurezza, non soggetto a ribasso, è 128.226,97 euro. L’avvio dell’opera, come ha fatto sapere l’assessore ai lavori pubblici, Lauro Salvatelli, è stato già programmato per dopo dell’estate allo scopo di non creare problemi con i cantieri edili al regolare svolgimento dell’attività balneare. La tempistica fissata dal Pnr è stata finora rispettata.

L’intervento dovrà concludersi entro il 31 marzo 2026. Dispiace che un’opera certamente di qualità. destinata a migliorare l’ambiente e la sua vivibilità avvenga a scapito di una sessantina di tamerici che già di per sé costituiscono un angolo bello e caratterizzante la città. Il botanico incaricato di verificare lo stato di salute di quelle piante si è espresso nei seguenti termini: “alcune possono essere mantenute e trapiantate seguendo delle prescrizioni tecniche. in virtù di ciò gli interventi gestionali che saranno attuati sono così riepilogati: 34 tamerici saranno trapiantate con relative tecniche, 24 verranno rimosse come da indicazioni dei tecnici per evitare eventuali problematiche alla sicurezza stradale ed in favore della pubblica incolumità”.

Silvio Sebastiani