Fermo, il magistrato Lupacchini nuovo procuratore generale di Catanzaro

Dopo una vita in prima linea contro criminalità organizzata e terrorismo, la prestigiosa designazione del Csm

Otello Lupacchini (foto archivio Ansa)

Otello Lupacchini (foto archivio Ansa)

Fermo 8 settembre 2017 - Sarà il giudice fermano, Otello Lupacchini, il nuovo procuratore generale per la Calabria. Il Consiglio superiore della magistratura ha infatti scelto all'unanimità il magistrato nativo di Lapedona per sostituire nella Procura distrettuale di Catanzaro, Raffaele Mazzotta, andato in pensione lo scorso 21 luglio. Soddisfazione per il giudice fermano che però ha ritenuto prematuro rilasciare dichiarazioni: “Sono molto felice di questa nomina, ma ho ancora ricevuto l’incarico ufficiale, pertanto, in attesa del momento propizio, preferisco non commentare”. Lupacchini, entrato in magistratura nel 1979, è da sempre in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo. Tra i vari incarichi va ricordato quello come capo della preture di Riesi, in provincia di Caltanissetta, di giudice di Corte d'Assise a Bologna, di giudice istruttore penale e giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Roma. Lupacchini è anche componente della Commissione per l'applicazione delle speciali misure di protezione ai testimoni e ai collaboratori di giustizia e consulente delle Commissioni parlamentari d'inchiesta antimafia e Mitrokin. Impegnato da sempre sui fronti caldi della criminalità organizzata, comune, politica e mafiosa, si è occupato, fra l'altro, degli omicidi del pm Mario Amato, del banchiere Roberto Calvi, del generale americano Lemmon Hunt, del professor Massimo D'Antona, nonché della strage di Bologna e di quella brigatista di via Prati di Papa. All'attività di magistrato, Lupacchini ha affiancato anche quella di autore di libri d'inchiesta “Banda della Magliana” (2004), “Il ritorno delle Brigate Rosse” (2005), “12 donne un solo assassino” (2006), “Impronte criminali” (2015), “In pessimo stato” (2015) e del romanzo "Malagente" (2009).