Maggioranza bulgara. Ecco il nuovo Consiglio Fuori dai giochi Di Virgilio, Catalini e Morese

Chi entra e chi esce: conquista lo scranno consiliare con il minor numero di voti Alberto Giammarini di ’Psg si muove’. Quattro le donne

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Lo straordinario successo, ben evidenziato dallo scarto percentuale, il 66,11% contro il 33,89%, consegna al vincitore delle elezioni, Valerio Vesprini, una maggioranza bulgara in Consiglio comunale, al riparo da qualsivoglia golpe. I consiglieri di maggioranza saranno 11, 12 con l’aggiunta del sindaco, quelli di minoranza 5.

Gli 11 di maggioranza sono stati eletti: 5 nella lista “Insieme”, 3 in “Si può”, uno ciascuna in “Onda Sangiorgese”, “Si muove” e “Per PSG”. I 5 di minoranza saranno 3 del Pd, uno di “Noi PSG” e il candidato sindaco Gramegna. Nel nuovo Consiglio in rappresentanza della maggioranza ci saranno: Lauro Salvatelli, Fabio Senzacqua, Marco Tombolini, Giulia Marinangeli e Giulia Vagnozzi di “Insieme”; Carlotta Lanciotti, Renzo Petrozzi e Giampiero Marcattili di “Si può”, Alberto Giammarini di “PSG si muove”, Fabio Bragagnolo di “Onda Sangiorgese” e Giuseppe Maccarone di “Per Psg”. I componenti di minoranza: Nicola Loira, Catia Ciabattoni ed Elisabetta Baldassarri del Pd, Christian De Luna di “Noi Psg” e Francesco Gramegna. Il novo Consiglio presenta 5 new entri, 6 conferme e 5 ex assessori. Il sindaco uscente, Nicola Loira, con 303 preferenze e il decano dei consiglieri, Fabio Bragagnolo, con 299 sono stati i candidati più votati. Conquista lo scranno consiliare con il minor numero di voti (56) Alberto Giammarini di “Psg si muove”. A conferma, infine, che le urne non guardano in faccia nessuno ci sono le esclusioni eccellenti. Su tutte quella dell’ex assessore ai lavori pubblici Andrea Di Virgilio che forse paga pegno, oltre che per il calo dei consensi da parte del suo partito, il Pd, per le tante critiche rimediate dai contrari alla pista ciclabile sul lungomare da lui e dall’Amministrazione, invece, fortemente voluta. Altra esclusione che fa discutere quella di Maria Teresa Scriboni di Confcommercio che ha raccolto 167 preferenze, ma che è stata superata dal collega di lista Bragagnolo che ne ha ottenute 299 e conquistato l’unico seggio appannaggio della lista.

Forse data l’importanza della candidata sarebbe stato opportuno garantirle maggiori chance. A meno che non si sia pensato a lei per l’assessorato al commercio e turismo. Esclusioni eccellenti pure quelle di Alessandra Petracci, Emanuele Morese, Andrea Susino, che sono stati tra i primi correre dietro a Vesprini, e di Giuseppe Catalini che per farlo ha praticamente ripudiato 10 anni di amministrazione con il centrosinistra ricoprendo l’incarico di presidente del Consiglio comunale.

Silvio Sebastiani