Maltratta la madre per la droga, giovane in carcere

L’aveva anche chiusa in casa privandola del suo telefono cellulare

Aveva maltrattato per anni l’anziana e invalida madre, costringendola a rivolgersi al pronto soccorso per le lesioni riportate. Era arrivato persino a sequestrarla, chiudendola in casa, nascondendo le chiavi dopo averla privata del cellulare. Tutto questo per ottenere i soldi per comprare la droga. Per questo motivo un 36enne di Porto Sant’Elpidio è finito alla sbarra. Al termine processo il giovane è stato condannato a due anni e sei mesi per maltrattamenti in famiglia, minacce e lesioni volontarie. Il giovane era stato denunciato più volte e sottoposto al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla madre. Ma il 36enne ha violato la misura coercitiva, tanto che era stato sottoposto all’aggravamento del mandato, con il quale il giudice gli aveva imposto anche l’obbligo di presentarsi ad un ufficio di polizia giudiziaria. Il giovane aveva continuato dimostrato la sua indole violenta contro le persone, aggredendo in due circostanze diverse chi lo ospitava e facendo poi perdere le sue tracce, ignorando anche il nuovo aggravamento della misura. Dinanzi a tali condotte, il gip del tribunale di Fermo, su proposta del pubblico ministero, aveva fatto proprie le segnalazioni della questura di Fermo, che avevano fatto emergere come il 35enne costituisse pericolo non solo per l’anziana ed invalida madre, ma per la collettività, e quindi aveva disposto un ulteriore aggravamento della misura cautelare, con la sua carcerazione immediata. Poi c’era stato il rinvio a giudizio, quindi il processo.

Fabio Castori