"Marca Fermana ha perso il suo scopo"

Il Comune esce dall’associazione. Sebastiani si astiene: "È mancato un confronto preventivo"

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Arriva da Porto Sant’Elpidio la prima presa di distanza da Marca Fermana, associazione di promozione del territorio fondata nel 2008 che, nell’ultima riunione avuta con Comuni ed enti associati (si regge con quote societarie e con contributi regionali), ha reso noto un dissesto del 2022 di 40mila euro, era di 21mila lo scorso anno, prefigurando un aumento della quota dal prossimo anno che, nel caso del Comune elpidiense sarebbe passata da 1000 a 2500 euro. "Usciamo perché l’associazione ha poco perseguito le finalità di promozione turistica per le quali era stata creata, di conseguenza è venuto meno lo scopo per cui abbiamo aderito" ha detto l’assessore al turismo, Emanuela Ferracuti nella relazione introduttiva alla discussione in consiglio comunale che ha portato alla deliberazione di uscita da Marca Fermana.

E poiché non è stata portata avanti alcuna attività negli ultimi due anni, i debiti maturati sono riconducibili alle retribuzioni di due dipendenti. "Questa decisione non è presa di posizione critica verso il presidente, Ivano Bascioni (sindaco di Belmonte Piceno) ma verso la funzione attuale di Marca Fermana", il distinguo diplomatico ma dalle sfumature pressoché impercettibili, della Ferracuti, ripreso da Giorgio Marcotulli (FdI) e Annalinda Pasquali (Pd) che hanno riconosciuto come Bascioni si sia ritrovato a gestire Marca Fermana in piena pandemia, ma riconoscendo la bontà dell’idea originaria e la necessità di interrogarsi sul perché non abbia funzionato. Sta di fatto che la seconda città della provincia non è più interessata a restare nell’associazione, anche se né il sindaco Nazareno Franchellucci, né gli altri hanno chiuso la porta ad altri progetti turistici territoriali, se portati avanti con modalità diverse mettendo insieme Comuni e agenzie private (come i B&B del fermano, vista la presenza in sala di Devis Alesi, presidente di un’associazione che fin dalla nascita ha portato avanti un discorso di promozione comprensoriale).

L’unica voce fuori dal coro è stata quella della presidente del consiglio comunale, Milena Sebastiani (unica astenuta): "Non mi sento di applaudire questa scelta. Siamo l’unico Comune, grande, ad uscire. Non c’è stato un confronto preventivo con altri Comuni, magari anche solo con i più grandi, prima di decidere e, prima di uscire, avremmo dovuto fare delle proposte. Così facendo, mi sembra di abbandonare la nave nel momento di difficoltà".

Marisa Colibazzi