Coronavirus, mascherina riciclabile. Dal lockdown nasce 'Breath you'

La ’Errepi’ si è riconvertita: produce ed esporta in tutto il mondo il dispositivo medico di protezione. Un prodotto unico, riusabile e lavabile

I produttori e la visita degli amministratori

I produttori e la visita degli amministratori

Fermo, 28 maggio 2020 - Il lockdown ha bloccato l’attività del suolificio ‘Errepi’ di Montegranaro di Robertino e Moreno Paniccià che, con i loro collaboratori, non se ne sono stati con le mani in mano e, in capo a neanche due mesi, hanno riconvertito l’attività, mettendo a punto una mascherina ‘Breath you’ (respira tu) e ottenendo la conformità Uni En 14683 e la classificazione come dispositivo medico di tipo IIR, corrispondente alla FFP3 (può essere indossata anche in ambienti sanitari), investendoci un centinaio di migliaia di euro. Cosa ha di particolare Breath You? Il fatto di essere Made in Italy in ogni suo componente.

La mascherina è composta da un involucro leggerissimo (Tpe Medicale) che garantisce il massimo confort fino a 8-12 ore; è dotata di un sistema filtrante che offre una ottima traspirabilità e una respirazione ottimale; è clinicamente testata e dotata di un sistema di filtraggio efficace al 100% che impedisce l’ingresso di virus e agenti patogeni.

Infine, è antiappannante grazie all’estrema ergonomicità, riciclabile, riusabile, lavabile (anche in lavatrice) e impermeabile. In una sorta di boccaglio centrale, rimovibile, di vari colori e personalizzabile, è custodito il filtro. Il costo è di 35 euro, prezzo che comprende una fornitura di 30 filtri (quelli successivi costano 0,25 euro l’uno).

La creazione Made in Montegranaro è stata presentata nell’azienda stessa che conta 15 dipendenti. A fare gli onori di casa da Walter Ferretti (socio della commerciale), presente il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, dell’assessore regionale Fabrizio Cesetti, del consigliere regionale Fabrizio Cesetti, il sindaco Ediana Mancini, il Maggiore Roland Peluso e il maresciallo Giancarlo Di Risio: tutti hanno sottolineato l’unicità del prodotto che rappresenta un pregevole esempio della capacità di sapersi reinventare dei nostri imprenditori.

La produzione è stata avviata e sono già arrivati i primi ordinativi (2000 pezzi dalla metropolitana di Londra) dagli Usa, Hong Kong, Canada e tanti altri Paesi nel mondo. Visto il cospicuo investimento (per il quale sono in attesa di finanziamenti da Regione e Stato), alla Errepi intendono portare avanti questa produzione, parallela a quella del suolificio che nel frattempo ripresa, ed hanno intenzione di aprire uno stabilimento produttivo. Lo faranno in uno dei Comuni colpiti dal terremoto. Infine, parte del ricavato della vendita di Breath You sarà devoluto alla Croce Gialla. © RIPRODUZIONE RISERVATA