
Furto nella villa del noto ingegnere fermano Gianni Ortenzi, situata in zona Campiglione
Fermo, 12 giugno 2025 – Quando è rientrato a casa in pieno giorno, tutto poteva immaginare tranne di trovarsi di fronte a due ladri con il volto scoperto che, indisturbati, stavano svaligiando la sua abitazione. Colpo grosso nella villa del noto ingegnere fermano Gianni Ortenzi, situata in zona Campiglione, da dove i malviventi, dopo aver forzato il portone d’ingresso ed essersi introdotti nell’immobile, hanno rubato oro, gioielli e due orologi da collezione per un valore di 50mila euro.
Il professionista è uscito intorno a mezzogiorno per fare delle commissioni ed è tornato a casa dopo un paio d’ore, passando prima per il garage, entrando poi nel suo studio al piano terra. E’ qui che si è imbattuto nei due ladri che si stavano aggirando nella sua villa.
Alla vista del padrone di casa i malviventi sono fuggiti in fretta e furia, ripercorrendo al contrario il tragitto fatto per introdursi nell’immobile.
“Sono stati fulminei nello scappare – racconta Ortenzi – ma li ho visto bene in faccia, specialmente uno dei due che ho notato diverse volte passare di fronte casa mia. Si tratta di un uomo di età compresa tra i 30 e i 40 anni, alto pressappoco un metro e 80 centimetri. Ha la pelle olivastra e presumibilmente si tratta di un magrebino residente nei dintorni. La mia abitazione non è fornita di sistema di videosorveglianza, ma sarei assolutamente in grado di riconoscerlo se lo dovessi rivedere”.
I ladri hanno anche scardinato la cassaforte, danneggiato l’immobile e messo a soqquadro tutte le stanze, ma non sono riusciti trovare il denaro: “Mi hanno distrutto casa perché, non paghi di aver trafugato oro, gioielli e orologi da collezione, cercavano il denaro. Ogni stanza è stata setacciata messa sottosopra. Alla fine, oltre alla refurtiva di 50mila euro, mi hanno provocato danni per circa 400mila euro. Sicuramente mi stavano tenendo d’occhio, altrimenti è impensabile che possano aver deciso di agire in quell’orario”.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno immediatamente avviato le indagini per identificare i due ladri, partendo da una pista ben precisa, quella indicata dal padrone di casa. Non è escluso che possa esserci un complice e che il terzo uomo possa aver portato con sé i grimaldelli e il piede di porco utilizzati per forzare la serratura della porta d’ingresso e la cassaforte.