Mense, la minoranza attacca Tombolini

I consiglieri dell’opposizione commentano i ritardi: "Non è stata sufficiente l’estate per organizzare il servizio nelle scuole?"

Mense, la minoranza attacca Tombolini

L’assessore con delega all’istruzione Marco Tombolini

"Non è stato sufficiente il periodo estivo per organizzare e pianificare l’avvio del servizio? Quali sono stati gli impedimenti in proposito? Dopo tanti anni di esperienza i ritardi non sono più giustificabili". I consiglieri comunali di minoranza bacchettano l’amministrazione e in particolare l’assessore all’istruzione Marco Tombolini per le carenze e i ritardi riscontrati nella predisposizione dei servizi inerenti l’avvio fissato per mercoledì 11 settembre del nuovo anno scolastico 2024-2025. Per la mensa in un primo momento è stato annunciato che non era pronta ad entrare funzione. Poi, però, a seguito delle proteste dei genitori e dell’opposizione l’amministrazione comunale ha fatto retromarcia e la mensa sarà in funzione fin dal primo giorno di scuola. Probabilmente verrà sistemata per tempo anche la palestra di Borgo Rosselli inibita all’uso per la pericolosità di alcune sue attrezzature.

Secondo i consiglieri del gruppo consiliare di opposizione: "È semplicemente ridicolo il tentativo fatto in questi giorni dall’assessore Tombolini di far passare per ’notizia’ e ’senso di responsabilità’ il sopralluogo da lui eseguito sui plessi scolastici sangiorgesi. Noi l’interpretiamo come un’azione di distrazione di massa rispetto a questioni ben più serie, anche recenti, per la cui soluzione l’amministrazione non sa dove andare a parare. Dunque – aggiungono – la mensa riaprirà contestualmente all’inizio delle lezioni e gli studenti sangiorgesi potranno fruirne. È la conferma dell’approssimazione con cui questa amministrazione affronta le questioni, agendo sempre sull’onda emotiva delle critiche e dell’opposizione, generando confusione e disservizi con comunicazioni dell’ultimo minuto".

Ai cittadini, anche a fronte di un incremento (inserito nel bilancio di previsione del 2023) del buono pasto da 4 a 5,10 euro, deve essere garantito un servizio come la mensa, che diventa anche un supporto per i genitori che lavorano. Il commento dei consiglieri: "Spesso dietro a una comunicazione esasperata dell’amministrazione non c’è nessun contenuto degno di nota e queste comunicazioni non vengono utilizzate per informare ma per distrarre dalle questioni serie, dai problemi veri e dalle taciute difficoltà che comunque alla fine vengono sempre a galla".

Silvio Sebastiani