"Mercato coperto, è pensato così"

La giunta Franchellucci lascia in eredità all’amministrazione che verrà il progetto definitivo dell’edificio

"Mercato coperto, è pensato così"

"Mercato coperto, è pensato così"

Il sindaco uscente e il suo esecutivo lasciano in eredità all’amministrazione che verrà il progetto definitivo del mercato coperto, approvato pochi giorni fa, in giunta. Ma lasciano in eredità anche il bilancio di previsione approvato in giunta e che, trascorsi i tempi fissati dal regolamento, approderanno in quello che, probabilmente, sarà l’ultimo consiglio comunale dell’era Franchellucci. Era l’ultimo tassello ancora mancante per completare il puzzle di Piazza Garibaldi e la riqualificazione dell’area. Si tratta di un intervento di riqualificazione urbana che include anche l’area ex Serafini, con integrazione di percorsi e sottopassi ciclopedonali. Come noto, i costi dell’intervento sono interamente finanziati con il Pnrr e dei 3,7 milioni totali, il recupero del mercato coperto impegnerà circa 800mila euro. "Abbiamo pensato al nuovo mercato coperto come a un edificio che doveva ben integrarsi col contesto circostante della piazza e per farlo lo abbiamo ideato in parte come spazio chiuso riservato agli operatori commerciali, in parte come spazio aperto, ma coperto, comunicante con la piazza" spiega il sindaco Nazareno Franchellucci. Sono state progettate superfici trasparenti per la parte superiore delle pareti per alleggerire la struttura e renderla meno impattante. Sul tetto saranno collocati pannelli fotovoltaici. Trattandosi di fondi del Pnrr, c’è un cronoprogramma da rispettare: dopo aver affidato la progettazione definitiva, entro il 30 luglio si dovrà andare all’affidamento dei lavori. "Oltre alla ristrutturazione dell’immobile in questione, si procederà anche alla riqualificazione della porzione di area verde tra il ‘Gigli’ e il mercato coperto con l’installazione di sedute per rendere fruibile quell’area da parte della cittadinanza" aggiunge l’assessore Sergio Ciarrocca. Riguardo il previsionale, non c’è stato nessun ritocco delle tariffe di tasse e imposte e, sintetizzato al massimo, nella relazione allegata si specifica, tra le altre cose, che nel 2023 dovranno essere monitorati gli andamenti delle entrate da recupero dell’evasione tributaria, i trasferimenti dello Stato. La gestione di parte capitale invece dovrà essere incentrata soprattutto sulle opere finanziate dal Pnrr. Infine, la contrazione di mutui dovrà essere considerata come ultima ratio valutando la reale capacità di garantire la copertura dei maggiori costi dell’indebitamento, anche se nel 2023 saranno in scadenza diverse rate.

Marisa Colibazzi