Fermo, al Micam di Milano le idee degli studenti delle superiori

Oltre cento alunni delle scuole superiori fermane, invitati alla kermesse milanese, sono stati premiati ieri per i loro progetti in Camera di Commercio

Graziano Di Battista alla premiazione in Camera di Commercio (Foto Zeppilli)

Graziano Di Battista alla premiazione in Camera di Commercio (Foto Zeppilli)

Fermo, 25 maggio 2018 - L'ultima edizione del Micam, a Milano, ha visto la partecipazione di oltre cento studenti delle scuole superiori fermane, invitati dalla Camera di commercio. Un’esperienza legata a un nuovo modello di alternanza scuola-lavoro che ha impegnato i ragazzi a realizzare progetti, per affermare la loro visione del distretto. Ieri, il percorso ha visto il momento clou, in Camera di commercio, con gli studenti delle cinque scuole coinvolte (Its e Itis Montanti, Itet Carducci Galilei, liceo Classico indirizzo Scienze umane-economico-sociale, Ipsia Ricci di Fermo e Carlo Urbani di Porto Sant’Elpidio), che hanno illustrato i loro lavori al sindaco Paolo Calcinaro, al presidente della Camera Graziano Di Battista, presente il segretario Domenico Tidei, i dirigenti scolastici e alcuni insegnanti.

«Vedere tante scuole a Milano per la fiera più importanti al mondo – ha detto il sindaco – mi ha dato sensazioni positive». Di Battista ha fatto notare la contaminazione dei saperi, con gli studenti che hanno toccato con mano l’impegno degli imprenditori, con questi che hanno conosciuto le competenze linguistiche e digitali dei ragazzi. «Fare alternanza scuola-lavoro – ha detto Di Battista - non significa soltanto andare nelle aziende, ma anche promuovere iniziative per capire come l’impresa si muove sul mercato internazionale».

Soddisfazione è stata espressa dai dirigenti scolastici che hanno ringraziato la Camera di commercio per aver impegnato gli studenti in un’esperienza coinvolgente. Alle scuole è stato consegnato un attestato e in contributo di 500 euro. Gli studenti del Carlo Urbani hanno sviluppato la parte economica-fiscale del piano «Industria 4.0». Quelli dell’Ipsia hanno lavorato sui principi di sostenibilità e sicurezza. I ragazzi dell’Annibal Caro hanno operato per rilanciare la produttività ,connettendo il territorio con il mondo. L’Its Montani ha presentato un progetto che riguarda l’«artigiano 4.0», capace di mettere insieme le competenze tradizionali con l’elettronica e l’informatica, mentre l’Itet Carducci-Galile ha collegato l’aspetto produttivo e quello turistico.