
La presentazione dei ‘Master in shoes’, i nuovi corsi brevi di formazione dell’Unione Stilisti Marche School, si è intrecciata con discorsi motivazionali con cui gli addetti ai lavori intervenuti hanno voluto veicolare messaggi di stimolo, di incitazione soprattutto alle nuove generazioni sull’importanza di opportunità formative (oggetto dell’open day del 28 settembre nella sede Usm di Porto Sant’Elpidio) riservate anche ad operai, artigiani, creativi e disoccupati.
"Stiamo costruendo un’azienda grande, decisa, che possa dare nuovi posti di lavoro (due le new entry nel team) per creare nuovi software e macchine all’altezza dei tempi. La concorrenza è feroce ma questo non ci ferma – le parole di Paolo Malatesta, direttore generale della Elitron (che ha ospitato la presentazione, ndr) –. Dobbiamo continuare a investire, interpretare il nostro ruolo sociale, di chi sta a contatto con le nuove generazioni e saper trasferire loro l’entusiasmo. I grandi brand hanno portato via delle persone anche a noi. C’è chi è attirato dalle griffe e chi se ne va dalle griffe perché finisce per sentirsi ‘spento’. Rispetto al passato le persone che lavorano in azienda, ce le dobbiamo meritare, con strumenti opportuni, far vedere che con noi costruiscono il loro percorso, provando a farli sognare. Non è più una questione di salari". "Il nostro settore non è in crisi, o almeno non allo stesso livello di altri settori – ha aggiunto la presidente Usm (oltre 70 studi associati), Annalisa Marcucci –; le griffe fanno fatturato con accessori, pelletterie, scarpe. Possibilità di lavoro ce ne sono. La via giusta è la formazione di modellisti, tecnici cad e designer, figure professionali sempre più richieste da aziende e studi, collaborando con imprese del distretto moda".
Per Giambattista Bottoni, direttore dei corsi "il problema è che i giovani sono poco tentati da questo lavoro, vanno fatti appassionare a un settore bellissimo. La formazione serve a creare quel prodotto Made In Italy che il mondo richiede". Carlo Carlacchiani (Due C Pellami) ha ‘sostituito’ tre cinquantenni, con un ragazzo di nazionalità marocchina di seconda generazione di 21 anni, un altro di 20 anni e un 30enne: "Non ho faticato a trovarli, ma il problema è culturale, dobbiamo far passare il messaggio che questo settore, con le sue caratteristiche, le sue criticità è molto appassionante". I corsi Usm hanno costi contenuti, prevedono iscritti da 7 a 10 e rilasciano un attestato di frequenza: modellista a mano e al Cad; tagliatore a mano e al cad con Elitron; shoes design e rendering; eco design e riuso; sviluppo strutture con formificio Enzo, solettificio Coba, suolificio Dami; tecnologia e artigianato con ‘Emporio di Rosaria Torquati; workshop sui pellami con Due C Pellami.
Marisa Colibazzi
