Fermo, il Montani conquista la Cina. Il progetto sui rifiuti è d’oro

Successo per i ragazzi del Montani alla 39esima edizione del ‘Beijing Youth Science Creation Competition’ (BYSCC) a Pechino

Gli studenti del Montani accompagnati da preside e prof in Cina

Gli studenti del Montani accompagnati da preside e prof in Cina

Fermo, 26 marzo 2019 - È medaglia d’oro per i ragazzi del Montani alla 39esima edizione del ‘Beijing Youth Science Creation Competition’ (BYSCC) a Pechino. È l’annuncio carico di soddisfazione arrivato in diretta proprio dalla Cina dove la preside dell’istituto, Margherita Bonanni, ha accompagnato studenti e insegnanti per rappresentare l’Italia intera in una gara tra le più prestigiose al mondo.

«Abbiamo vinto il primo premio – dice – con il progetto della chimica e il secondo, ma in realtà primo come progetto singolo, per il ‘mini make faire’. I complimenti a tutti i protagonisti da tutta la comunità del Montani». I protagonisti dell’impresa sono Massimiliano Ceci, Alessandro Verrocchio, Francesco Vittori e Leonardo Piantomas, tutti hanno indossato abiti appositamente realizzati dalla sartoria fermana Buschi.

In Cina con loro, oltre alla preside, ci sono i docenti Cesare Perticari, Daniele Marucci, Daniele Trasatti e Teresa Cecchi, la docente di chimica che con entusiasmo e passione è in grado di accompagnare i ragazzi nel cuore delle questioni e spingerli a dare sempre il meglio. A conquistare la giuria è stato il progetto di chimica del riciclaggio di rifiuti alimentari per produrre materiali compositi e sicuri: si tratta di un lavoro che può aiutare a contenere lo spreco di plastica che sta consumando il pianeta, con una produzione di 30 milioni di chili di un materiale che soffoca tutto, mare e cielo.

La bioplastica è stata realizzata studiando rifiuti alimentari, cozze vongole e uova e i ragazzi hanno visto come migliorare i materiali. Questa nuova bioplastica potrebbe essere l’elemento base per la realizzazione dell’altro brevetto, una suola da portare in borsa in caso di necessità.

Per presentarla in Cina è stata stampata in 3D, e tramite cinghie consentirà di camminare senza scivolare in caso di pioggia, neve o ghiaccio improvvisi. Dunque, ancora una volta i ragazzi del Montani hanno dimostrato la capacità di fare ricerca, di applicare conoscenze acquisite e di vivere le materie in maniera appassionante, fornendo contributi scientifici di alto livello. «Il viaggio a Pechino rientra in un percorso di grande crescita – sottolinea la preside Bonanni – siamo molto orgogliosi dei ragazzi e dei risultati che conquistano sempre, con impegno e costanza».

a. m.