Morto Chiesa: il turismo perde il suo pioniere

Malore fatale, aveva 91 anni. Ha aperto molti villaggi, è stato anche assessore a Porto San Giorgio. Torresi: "Amava tanto Marina Palmense"

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di Angelica Malvatani

Non si guardava mai indietro Felice Chiesa, aveva sempre un nuovo progetto, una sfida, lo sguardo da mandare più avanti. Avrebbe preparato una nuova difficile stagione anche quest’anno se, ieri mattina, il cielo non avesse deciso di richiamarlo, di allontanarlo dal mare che amava, dalla terra cui ha dato tutto. Si è spentoll’improvviso, il suo cuore ha ceduto, ha mollato proprio adesso che stava per compiere 91 anni, tornato sereno dopo gli anni delle battaglie legali che lo hanno visto piangere di amarezza e di frustrazione.

Nato ad Albenga (Savona) il 14 giugno del 1930, Felice Chiesa nel 1969 ha aperto a Porto San Giorgio il primo dei villaggi turistici cui ha dato vita nel Fermano, la Capannina, poi seguita da Mirage, Girasole, Verde Mare. Attivo anche sul piano amministrativo, Chiesa è stato per due volte assessore comunale a Porto San Giorgio con incarichi differenti. Ma il suo impegno principale è sempre stato nella promozione del turismo, un’attività che negli ultimi anni lo aveva anche portato ad aprire importanti collegamenti con la Repubblica ceca e con la Russia. Raccontava con emozione di come lo accoglievano a Praga, erano innamorati del suo entusiasmo, lo ricevevano ovunque come un capo di stato, con calore e grande affetto. Era stato il primo in tutto, aveva capito sempre prima di chiunque altro dove sarebbe andato il turismo, dove si doveva bussare per far crescere l’accoglienza, come far arrivare gli stranieri, come catturare l’attenzione dei turisti che non conoscevano le Marche, come fare per dare servizi ai visitatori e lavoro al territorio. Erano amici i suoi clienti, il Verde Mare era il suo gioiello, a giugno dello scorso anno, quando gli hanno restituito le chiavi del camping, il più grande del territorio, era pronto a ripartire, a tornare a lavorare. Daniele Gatti, presidente dell’associazione Villaggi Marche, lo ricorda con profonda commozione: "Ciao Felice Ricorderemo la tua intensa vita da pioniere infaticabile e coraggioso, sempre pronto ad inoltrarsi su territori inesplorati quali, sessanta anni or sono, erano quelli del turismo all’aria aperta. La tenacia è stata premiata dal successo che le tue iniziative hanno riscosso in tanti anni di attività e battaglie che hai affrontato come un fiero ed ostinato combattente, sei stato da sempre un’ispirazione e un esempio per tutti noi".

Chiesa lascia due figli, gli adorati nipoti, un territorio che si unisce nel cordoglio, Il vice sindaco Mauro Torresi, che a Chiesa è sempre stato molto vicino commenta: "Abbiamo perso un amico, un imprenditore forte, un gentiluomo che aveva fatto dell’accoglienza turistica il suo obiettivo di vita. Lo ricordo sempre nel suo villaggio a Marina Palmense, come fosse stato un suo figlio, curato e tirato su con passione e dedizione per dare il meglio ai turisti, per presentare bene il nostro territorio".