Morto in spiaggia, disposta l’autopsia

Farà chiarezza sul decesso di Alì Said, il carpentiere 30enne di origini egiziane

Sarà necessaria l’autopsia per fare chiarezza sul misterioso decesso di Alì Said, il carpentiere 30enne di origini egiziane ritrovato morto sulla battigia della spiaggia di Marina Palmense. Lo ha deciso il procuratore della Repubblica, Raffaele Iannella, dopo l’ispezione cadaverica effettuata sulla salma del giovane ieri mattina. L’esame, infatti, non è stato sufficiente a stabilire l’orario del decesso e le cause con ragionevole certezza. Ora si attende il conferimento dell’incarico ai medici legali quindi i primi risultati che dovranno dare risposte certe sulla dinamica della morte del 30enne. Intanto i carabinieri della Compagnia di Fermo, guidati dal colonnello Nicola Gismondi, continuano a ritmi serrati le indagini e l’ascolto delle testimonianze dei colleghi di lavoro e di chi conosceva la vittima. Il tragico ritrovamento sulla spiaggia di Marina Palmense, duecento metri a sud dalla foce dell’Ete, era stato fatto sabato mattina da un uomo che stava passeggiando sulla strada che costeggia la spiaggia. Appena ricevuta la segnalazione sul posto erano subito intervenuti i carabinieri la Guardia costiera, i sanitari del 118 e della Croce Verde Valdaso, che non avevano potuto far altro che costatare il decesso del 30enne. Said, che non indossava indumenti da lavoro, ma un paio di pantaloni e una maglia con i quali abitualmente usciva quando non era impegnato con l’impresa edile di Roma per la quale lavorava, era scomparso da alcuni giorni dal residence di Marina Palmense dove alloggiava con i colleghi. Erano stati proprio i colleghi a denunciare il mancato rientro del 30enne al suo domicilio.