
"Cosa sarà dell’odontostomatologia nell’ospedale di Fermo?". È la domanda che si pone con il collocamento a riposo del dottor Eugenio Tosco che si occupava da solo di quel servizio che oggi rimane senza un medico e dunque pare difficile immaginare il futuro. Tosco sottolinea il valore della sua esperienza ospedaliera che oggi però si conclude nell’amarezza. "Indiscusso il patrimonio umano con cui sono venuto in contatto e la crescita professionale in tutti questi anni di lavoro – spiega –, oltre all’orgoglio di aver avuto la possibilità di dare visibilità alla mia città, Fermo, in numerose occasioni nazionali e internazionali. L’amarezza con cui mi congedo però è data dal fatto che l’Uoc ospedaliera esistente da 1987, era unica da Ancona a Teramo, per tutte la Marche del Sud. Dal 2000, anno del pensionamento del primario Marmani, ultimo rappresentante della più prestigiosa scuola di maxillo facciale, quella di Bologna, l’unico medico responsabile della Uoc sono stato io".
Nonostante l’enorme potenzialità di crescita dell’unità operativa ospedaliera, garantita dalla riconosciuta professionalità delle prestazioni erogate, niente si è fatto per scongiurare la perdita di un servizio importante, secondo Tosco per la mancanza di progettazione e scarsa volontà politica locale con forti ingiustificate ingerenze: "L’Uoc odontostomatologia fu addirittura declassata nel 2015 a unità operative semplici di dipartimento, dopo la sentenza del giudice del lavoro che condannava all’allora Usl di Fermo a corrispondere l’indennità primariale al solo operatore della unità complessa. Ho sempre chiesto e a volte ottenuto l’affiancamento di giovani colleghi per preparare comunque la continuità alla unità fermana, ma sono sempre state nomine a breve termine, quindi quasi inutili. Sono tra l’altro titolare di cattedra per affidamento presso il corso di laurea in odontoiatria e protesi dentaria, ed ho sempre mantenuto, sin dal 1995, rapporti con la facoltà di Medicina offrendo agli studenti di medicina e odontoiatria l’opportunità di frequentare l’ospedale di Fermo; dal 2000 fui indicato come unico medico sentinella per le lesioni precancerose del cavo orale dal Ministero della Sanità". Tosco ricorda che grazie alla disponibilità dell’allora direttore generale Carelli, oggi direttore amministrativo, l’ospedale Murri è stato il primo nelle Marche ad avere una ‘Cone Beam’ e cioè il più raffinato e tecnologico strumento diagnostico per le patologie del distretto stomatognatico: "Molto meno illuminati i direttori che sono succeduti, e nulla ha potuto l’unico direttore locale che ha trovato già in essere tutte le strategie dettate dalla politica. L’odontostomatologia del Murri raccoglieva utenze dalle zone limitrofe, erogando prestazioni che risultavano essere le più numerose della Regione, per operatore, e con mobilità attiva notevole. Inoltre, sono stati attivati protocolli di terapia comune con oncologia, gastroenterologia, diabetologia ed oculistica con monitoraggio dei pazienti. Ha senso perdere tutto questo?".