
Dopo la denuncia del legale della famiglia, l’avvocato Massimo Di Bonaventura, la procura ha. aperto un fascicolo a carico di nove medici del Murri
Sembrava un semplice raffreddore, poi un attacco influenzale e il consiglio della pediatra di condurre il piccolo al pronto soccorso, quindi il ricovero con un apparente miglioramento e infine il decesso. La tragedia si è consumata la scorsa settimana e ha visto protagonista un neonato di appena due mesi residente a Campofilone. La Procura della Repubblica di Fermo, a seguito della denuncia del legale della famiglia, l’avvocato Massimo Di Bonaventura, ha aperto un fascicolo a carico di nove medici del "Murri", che sono indagati per omicidio colposo. Il bambino era nato il 5 novembre scorso perfettamente sano e nulla lasciava presagire quello che sarebbe accaduto a poco più di due mesi di distanza. Il piccolo aveva fatto ritorno a casa con i genitori e fin lì tutto bene. Poi tre settimane fa i primi sintomi di raffreddore e di uno strano malessere. La mamma nota del sangue nelle feci e si rivolge alla pediatra di famiglia che la tranquillizza dicendole che quasi certamente si tratta di un’allergia al latte materno da curare tranquillamente in casa. Qualche giorno e il raffreddore si trasforma in difficoltà respiratoria da presunto attacco influenzale e questa volta la pediatra di famiglia consiglia il trasporto al pronto soccorso dove, dopo i primi esami di rito, i medici dispongono il ricovero nel reparto di pediatria.
Dopo un giorno di degenza e di terapia il neonato sembra stare meglio, così come i giorni seguenti. Poi domenica 12 gennaio inizia a dare segni di peggioramento. Il lunedì non reagisce più agli stimoli, è come intorpidito, e martedì 14 il suo cuoricino cessa di battere per sempre. Come da prassi la direzione sanitaria dispone l’autopsia per indagare sulle cause del decesso. I genitori del piccolo, però, si rivolgono al loro legale per presentare denuncia alla Procura della Repubblica.
"Nella denuncia – spiega l’avvocato Di Bonaventura – abbiamo chiesto di chiarire le cause della morte in modo ufficiale e con un esame autoptico che prevedesse anche il nostro consulente tecnico. E così è stato. Poi il procuratore ha deciso di indagare anche i nove medici che hanno interagito con il neonato. I genitori sono distrutti dal dolore e non accusano nessuno, ma hanno al necessità di capire cosa sia accaduto". I medici indagati sono difesi dagli avvocati Igor Giostra e Stefano Chiodini che, al momento, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, ma hanno soltanto sottolineato che aprire il fascicolo a carico dei loro assistiti è stato un atto dovuto per poter disporre l’autopsia. Autopsia che è stata effettuata ieri pomeriggio, dopo l’espianto degli organi del piccolo autorizzato dai genitori.
Fabio Castori