"Nessun danno alle casse comunali"

Torre San Patrizio, la sentenza della Corte dei Conti ’scagiona’ l’ex sindaco sulla vicenda della Protos

La Corte dei Conti delle Marche ha ritenuto che la vendita della quota di proprietà del Comune di Torre San Patrizio, inerente alla società Protos (gestione gas metano), effettuata nel 2015 con asta pubblica sia risultata corretta sotto il profilo economico. Stando alle pratiche consultate, la vendita della Protos avrebbe prodotto introiti per 321.812 euro, non arrecando danno alle casse comunali. Una questione che invece ha richiamato l’attenzione del gruppo di minoranza.

"La mia amministrazione – racconta l’attuale consigliere Giuseppe Barbabella – nei due mandati consecutivi che ho ricoperto da sindaco non ha mai avuto rilievi dalle autorità preposte: magistratura, Corte dei Conti e revisori contabili. L’attuale sindaco di Torre San Patrizio, invece aveva presentato nel maggio 2020, un esposto alla Corte dei Conti delle Marche con il quale sosteneva che la precedente Giunta avesse arrecato un danno alle casse comunali, prendendo per buona la stima della quota di proprietà comunale della Protos, effettuata dal perito incaricato. Però la Corte dei Conti ha condannato l’amministrazione di Torre S. Patrizio, a rimborsare circa 7.500 euro in forma simbolica per le spese processuali del sottoscritto, dell’allora assessore Tortolini, del segretario comunale, del revisore dei Conti e del perito, ingiustamente accusati. La questione non termina qui, per raggiungere questo risultato dannoso per la collettività, si è avvalso della consulenza di due tecnici per l’importo ulteriore di 2.500 euro circa, sempre a carico del Bilancio comunale. Abbiamo atteso in silenzio l’esito processuale, fiduciosi dell’operato della magistratura contabile, che ha chiarito il nostro operato. Eravamo stati accusati di aver arrecato danno alle casse del Comune, un danno certo per circa 10.000 euro è stato fatto, ma non siamo noi i responsabili".