Niente riscaldamento, poliziotti al freddo

Patacconi del Sap: "Non era un problema di caldaia guasta, l’erogazione è stata sospesa per morosità: un fatto gravissimo"

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di Fabio Castori

Chiamano il tecnico per riparare la caldaia, ma scoprono che l’erogazione del gas è stata interrotta per morosità. Non sarebbe così eclatante se la paradossale vicenda non si fosse consumata in un comando della polizia stradale, esattamente quello di Amandola, un ufficio che, per di più, si trova in una zona come quella dei Sibillini, colpita dal sisma del 2016 e ancora alle prese cogli strascichi lasciati da questo dramma collettivo. Ma cosa è accaduto? Chi doveva pagare le bollette? E soprattutto perché l’ente fornitore del gas ha interrotto l’erogazione di un ufficio statale di vitale importanza? Alcune delle riposte arrivano da Alessandro Patacconi, segretario del sindacato di polizia Sap, il primo a segnalare l’episodio. "Da circa una settimana – spiega – la caldaia della caserma era in blocco e, come avviene in tutti gli uffici pubblici e privati ed in tutte le nostre case, è stato richiesto l’intervento del tecnico per ripristinare il funzionamento del riscaldamento e dell’acqua calda. L’idraulico, incaricato alla riparazione, ha provveduto alla sostituzione di alcuni componenti dell’impianto di riscaldamento, ma i caloriferi non sono ripartiti. Dopo vari tentativi il tecnico ha scoperto che era a causa dello scarso flusso di metano".

Effettivamente il gas non arrivava, perché l’azienda fornitrice del servizio, aveva apposto i sigilli sul contatore della caserma dopo aver interrotto il flusso del combustibile. Allora sorgono altre domande: c’è stato preavviso alla Prefettura, che è responsabile del pagamento delle bollette o l’ente erogatore ha voluto fare un colpo di mano ed ha staccato il gas per lanciare un segnale? "A parere di questa organizzazione sindacale – continua Patacconi – è veramente grave che sia stato interrotto il servizio di distribuzione del metano di un ufficio di polizia ed ancor più grave è che sia stato interrotto per morosità, ovvero perché non sono state pagate le bollette. A questo punto ci sorge un dubbio: saranno state liquidate le fatture delle altre utenze? E quelle della questura e della sezione polizia stradale di Fermo sono state pagate? Chiuderanno i contatori anche in questi uffici? Chiediamo a questo punto un forte intervento da parte della prefettura di Fermo affinché venga chiarito l’accaduto e sia individuato il responsabile dei disagi e delle umiliazioni provocati ai colleghi".