Porto San Giorgio, nel grattacielo apre un night. “Non lo vogliamo”

I residenti sul piede di guerra: incompatibile, inopportuno e pericoloso

Porto San Giorgio, nel grattacielo apre un night (Foto Zeppilli)

Porto San Giorgio, nel grattacielo apre un night (Foto Zeppilli)

Porto San Giorgio (Fermo), 12 ottobre 2018 - Residenti sul piede di guerra per il nuovo night club che nascerà al piano terra del grattacielo, in una porzione dell’immobile che tempo fa ospitava la discoteca Flexus.

La scoperta dell’imminente apertura è stata fatta da parte di chi abita nel popoloso condominio qualche settimana fa ed ha provocato non poca preoccupazione per quello che potrebbe diventare un elemento negativo dell’intera zona. «Con nostro stupore – spiegano i residenti - abbiamo dovuto costatare che al pian terreno del condominio San Giorgio, il cosiddetto «grattacielo» sul lungomare Gramsci nord, si stanno effettuando lavori di sistemazione per ospitare un locale notturno di intrattenimento. E’ inutile nascondere la nostra perplessità in quanto tale attività è incompatibile con una struttura abitativa, è inopportuna e potrebbe risultare pericolosa per chi vive in zona. Un night di solito ha un indotto che si circonda di malavita, di consumo di droga e questo andrebbe ad inficiare la tranquillità del condominio».

Una delegazione dei residenti si è recata dal sindaco, Nicola Loira, per manifestare il proprio disappunto: «Il primo cittadino ci ha detto che, purtroppo, non esiste una legge che vieti l’apertura di tali attività, ma che monitorerà la situazione affinché la legge e la tranquillità di chi abita in quella struttura venga rispettata».

La notizia si è sparsa anche in città e in molti hanno storto il naso per la prossima apertura del locale: «Non è solo una questione di pericolosità, ma è anche una questione sociale. In un momento in cui si investe poco o niente per far crescere bene i nostri giovani, in cui mancano spazi d’aggregazione, l’apertura di un altro locale di intrattenimento sarebbe un segnale estremamente negativo e per niente educativo nei confronti delle nuove generazioni». Insomma, non proprio un bel biglietto da visita per una città che, ora più che mai, è chiamata a dare un segnale costruttivo a 360 gradi a chi la abita e chi la frequenta.