ALESSIO CARASSAI
Cronaca

Nuovo bando per assegnare 9 appartamenti di edilizia residenziale

Sono in località Stazione e Pian di Contro. Il sindaco spiega: "Tante richieste, poi si passerà alla stesura delle graduatorie" .

Nuovo bando per l’assegnazione di 9 appartamenti per edilizia residenziale pubblica in Amandola, in pochi giorni in Comune arrivano numerose richieste da parte dei cittadini. A seguito del sisma del 2016 le necessità abitative di tutta l’area montana aveva assunto una situazione di forte crisi, ma nonostante la ricostruzione stia procedendo, le richieste per abitazioni per uso residenziale pubblico continuano ad essere altissime. Pochi giorni fa è stata pubblicato dal Comune un nuovo bando per l’assegnazione di 9 appartamenti di varia metratura, dislocate in località Stazione e Pian di Contro, recentemente riqualificate dall’Erap che prevedono un canone di locazione a prezzo calmierato. Gli interessati dovranno presentare domanda al Comune di Amandola entro il 13 giugno. Una volta stilata la graduatoria, che terrà conto del regolamento regionale dell’Erap (Ente regionale per l’abitazione pubblica), gli appartamenti saranno assegnati tenendo conto della composizione del nucleo familiare. "Il bando è partito da pochissimi giorni – spiega il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli – al momento sono state presentate 8 richieste, ma stanno aumentando. Una volta scaduti i termini della presentazione, sa passerà alla stesura delle graduatorie tenendo conto dei parametri stabiliti dalla legge regionale". Restano ancora da stabilire le modalità di utilizzo degli appartamenti non assegnati di quella che è stata ribattezzata la ‘Social Housing’. Una struttura nuovissima costruita al seguito del sisma del 2016 con i più moderni requisiti di sicurezza per accogliere le famiglie sfollate del territorio. "Per quanto riguarda la Social Housing – continua Marinangeli – sono stati assegnati 18 appartamenti, ne restano una decina ma c’è stato uno stop. Abbiamo chiesto alla Protezione Civile come procedere e ci hanno risposto di dare precedenze alle famiglie sfollate".

Alessio Carassai