Nuovo lungomare Lavori da finire in tre anni

I termini fissati dal Pnrr per finanziare con 4 milioni il primo stralcio di rifacimento della strada sono tassativi: si parte nel 2023

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I termini fissati dal Pnrr per finanziare con 4 milioni di euro il primo stralcio di rifacimento del lungomare sono tassativi: inizio lavori 2023 e termine 2026. Lo svolgimento delle elezioni non è stato d’intralcio all’avvio della procedura per il rispetto dei tempi anzidetti. Procedura affidata ad un Rup, Responsabile unico del procedimento, il quale è partito dal progetto di fattibilità tecnico economica approvato con delibera di Giunta n. 115 del 28072020 relativo alla riqualificazione dell’intero lungomare da realizzarsi per stralci funzionali.

È il progetto redatto dallo studio Arkteam di Ascoli Piceno e il primo stralcio funzionale preso in considerazione riguarda il tratto compreso tra le concessioni 23 e 54 ed è finalizzato alla rigenerazione del lungomare mediante riqualificazione e adeguamento aree pedonali e ciclabili per incentivare la mobilità sostenibile: “E’ l’avvio di un progetto di cui andare orgogliosi e che segnerà il futuro della città di Porto San Giorgio” è l’iperbole usata dall’ex sindaco, Nicola Loira: “l’intervento – spiegano dall’ufficio tecnico del Comune - consiste in un percorso ciclopedonale destinato a rivitalizzare lo spazio urbano circostante, dedicato ad una mobilità dolce e non motorizzata in grado di connettere la popolazione con le risorse naturali, paesaggistiche, storico-culturali del territorio, oltre che essere occasione di un’attività salutare e luogo di relazione e scambio”. Il Rup ha ravvisato come prima necessità quella di individuare il professionista per la redazione del progetto definitivo e di quello esecutivo per poter procedere all’appalto dei lavori, Il costo del progetto definitivo è stato calcolato in 68.109,35 euro e di quello esecutivo in 68.418,92 per un totale complessivo di 136.528,27 euro. La tempistica di elaborazione dei due documenti è stata definita in 120 giorni ciascuno quindi per un totale di 240 giorni. Oggetto dell’incarico “l’esecuzione dei servizi di ingegneria ed architettura inerenti le progettazioni definitiva ed esecutiva”. Si è deciso di far ricorso ad un professionista esterno “perché – spiega il Rup -: il personale interno all’amministrazione comunale, avente i requisiti tecnico professionali adeguati è impegnato nello svolgimento delle attività ordinarie e non può essere delegato all’espletamento dell’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva senza ripercussioni sulle attività dell’Ente”.

Silvio Sebastiani