Nuovo ospedale "Non resti una cattedrale"

Appello di Calcinaro alla Regione: tutto fermo sul fronte dei bandi per le attrezzature. Santarelli: "Non sarà l’ottava meraviglia"

Nuovo ospedale "Non resti una cattedrale"

Nuovo ospedale "Non resti una cattedrale"

Una struttura moderna, bellissima, luminosa e funzionale. Da anni ormai i fermani si sentono dire che tutti i ritardi che la sanità di casa nostra ha accumulato saranno sanati con l’arrivo del nuovo ospedale che si sta realizzando a San Claudio. Non manca niente per rispettare i tempi di realizzazione e prevedere che, entro il prossimo anno, la struttura sarà completata. E dopo? A lanciare un appello al presidente della Regione, Francesco Acquaroli, è il sindaco Calcinaro : "Il nuovo ospedale sta andando avanti nella sua realizzazione in maniera imponente. Bene, ottimo. Ma io ho una grande preoccupazione, non si sa nulla dei bandi che la Regione dovrebbe fare per l’acquisto di arredi, tecnologie sanitarie, elettromedicali che andrebbero all’interno e che, insieme al personale, sono l’essenza di una struttura ospedaliera". La paura del primo cittadino è una: "Non vorrei che tra un anno ci trovassimo di fronte a un bellissimo ed efficiente contenitore ma vuoto. Anche perché sul punto nessuno da risposte certe: le gare d’acquisto sono partite? Credo di no. E già nel bilancio regionale la copertura economica per queste gare? Chi dice di sì e chi dice di no o comunque solo in parte, in questo secondo caso sarebbe molto grave per il fermano". Intanto ci si deve porre anche il problema di cosa fare del vecchio Murri che all’arrivo del nuovo presidio resterebbe sottoutilizzato, il sindaco qualche idea l’ha lanciata: "Ho proposto di immaginare qui spazi per l’università per i corsi sanitari, spazi per l’Inrca, una casa della salute di medicina generale, posti letto per lungodegenze. Ma anche qui tutto tace". "Ha ragione il sindaco di Fermo a preoccuparsi del futuro ospedale che rischia di diventare una bella scatola vuota senza servizi e senza personale. Fino ad ora infatti non è stato fatto alcun passo avanti in questa direzione". A parlare è il coordinatore del ’Movimento diritto e salute’ Giovanni Santarelli che però segnala nodi più importanti da risolvere rispetto a quelli sollevati dal primo cittadino. "In primis – spiega Santarelli – ci dovremmo preoccupare dell’insufficiente numero dei posti letti e dell’ubicazione non idonea. Sentir dire dai politici fermani, montegiorgesi e regionali che il nuovo ospedale sarà la ottava meraviglia del mondo è inaccettabile".

Santarelli ricorda che c’è un’indagine dell’Anac, Autorità nazionale anti corruzione, perché i costi sono aumentati: "I costi sono lievitati del 60% e l’Anac non ha ancora ricevuto spiegazioni valide di questa manovra. Per non parlare dell’ubicazione dello stabile, che risulta innaturale e decentrata. Tutte le città vicine alla costa si sviluppano verso il mare perché esiste già una struttura viaria e di collegamenti con il resto dell’Italia e del Fermano, ma Fermo, guarda caso, no. Chissà perché? In questo modo tutta la Valdaso sarà tagliata fuori dal nuovo ospedale. Non è da escludere che si stato fatto un accordo sottobanco per consegnare quella parte del territorio ad Ascoli". Santarelli poi ritorna sulla questione dei posti letto: "C’è una legge nazionale e i posti letto ospedalieri debbono essere il 3,7% degli abitanti. L’Asur di Fermo conta introno ai 180.000 abitanti circa, quindi i posti letti dovrebbero essere 640 di cui 524 per acuti. Ora togliendo l’ospedale di Amandola, Villa Verde e le Aree Vaste regionali per acuti, il fabbisogno è di 440 posti letto. I nostri politici hanno affermato che la struttura avrà 325 posti letto. E allora come la mettiamo?".