
Presentati i lavori dei ragazzi: dal sito al cortometraggio, dai vestiti ai disegni .
"Chi sei, cosa fai per cambiare il mondo?". Era la domanda che Joyce Lussu rivolgeva nel conoscere una persona nuova. Alla partigiana, poetessa italiana e cittadina fermana e ‘del mondo’, Fermo ha reso il giusto omaggio offrendo il suo palcoscenico migliore: il teatro dell’Aquila dove, ieri mattina, gli studenti degli istituti superiori hanno partecipato al convegno ‘Joyce Lussu- storia di una donna libera". Organizzato dal Sindacato Pensionati Italiani- Fermo in collaborazione con Spi Marche, Cgil Fermo, centro studi ‘Joyce Lussu’ e con il patrocinio del comune di Fermo, l’evento è stato aperto da Vilma Bontempo, segretaria Spi Marche e Gilda Traini, cofondatrice del centro studi, che ne hanno ricordato il contributo in una società caratterizzata dal ruolo ancillare della donna. Presenti il prefetto Edoardo D’Alascio e il presidente della provincia Michele Ortenzi, che ha invitato ad emularne la qualità ‘di non rimanere mai indifferenti’, l’assessora alla cultura Micol Lanzidei ha dato il benvenuto: "La profonda attenzione dell’amministrazione comunale verso una donna preziosa per il patrimonio culturale italiano, la si tocca con mano grazie a due vie intitolate a lei e alla sua poesia più famosa ‘C’è un paio di scarpette rosse’ oltre al contributo per la realizzazione del docufilm sulla sua vita".
Fulcro dell’incontro, la presentazione dei lavori prodotti dai ragazzi, dopo la sensibilizzazione d’inizio anno scolastico. Il sito ‘Joyce Lussu- a woman model’ con tanto di home page con sezioni ‘partigiana, femminista, opere, casa’ delle classi quinte aereonautica navale e informatica dell’Iti ‘Montani’; disegni ad acquerello e grafica al computer ‘sull’infinità della vita quando essa lascia un segno’ del 3°AFL e 3°AGL- liceo artistico ‘Caro- Preziotti- Licini’ di Porto San Giorgio; l’elaborato, del 5° CPS- liceo scientifico, ‘Onesti’, frutto di riflessioni sul testo della Lussu ’L’Elogio dell’Utopia’ a sottolineare che ‘nessuno può prendersi una vacanza dalla propria coscienza morale’. Un momento di colore quando le classi quinta A e B dell’Ipsia ‘Ricci’ hanno presentato due abiti creati dedicati alla poetessa, posato sul palco numerose scarpe rosse testimoniando il suo impegno a favore dell’emancipazione femminile.
Grande emozione per il corto realizzato dal 5° relazioni internazionali dell’Itet ‘Carducci- Galilei’, il cui filo conduttore è stato ‘attraversare fronti e frontiere’ della storia italiana ed internazionale degli ultimi cento anni per fare ‘guerra alla guerra’. Prima dei saluti dei vertici organizzativi con Maurizio Valentini, Giacomo Migheli, Giuseppe Santarelli e Tania Scacchetti, la presentazione, a opera degli studenti del 3° F del liceo artistico di Fermo, dei bozzetti tra i quali sarà scelto quello per realizzare, presso i maxi parcheggi, un murales affinché quella di Joyce Lussu diventi ‘memoria pubblica’.
Gaia Capponi