Omaggio ai martiri di Nassiriya

Ieri mattina al monumento in piazza Torino ai Caduti di Nassiriya è stata deposta una corona d'alloro per ricordare i 20 anni dall'attacco terroristico che costò la vita a 12 carabinieri, 5 militari e 2 civili. Un momento di raccoglimento per onorare il sacrificio degli italiani per la pace.

Omaggio ai martiri di Nassiriya

Omaggio ai martiri di Nassiriya

Una corona d’alloro è stata deposta ieri mattina al monumento in piazza Torino ai Caduti di Nassiriya. Il 12 novembre di 20 anni fa, nella città irachena, un attacco terroristico alla base militare italiana in missione di pace costò la vita a 12 carabinieri, 5 militari dell’esercito Italiano e 2 civili. A ricordarli sono intervenuti: il vice prefetto Giovanni Todini, il vice comandante provinciale dei Carabinieri, Nicola Gismondi, il comandante della Compagnia di Fermo, Mirko Boccolini, il presidente del Consiglio comunale Fabio Bragagnolo, diversi assessori e consiglieri comunali, l’ex luogotenente dei carabinieri Stefano Clemente e i suoi colleghi in congedo di Porto San Giorgio, Fermo e Pedaso, i Granatieri in congedo della sezione di Fermo, le Benemerite e la Protezione civile. Dopo la benedizione del parroco Don Mario Lusek ed un momento di raccoglimento dinanzi al monumento ha preso la parola il sindaco Valerio Vesprini, il quale ha ribadito la necessità a non considerare scontato il valore della pace, esaltando il sacrificio degli italiani impegnati nel mantenerla ogni giorno. Il vice prefetto ha ricordato l’importanza della Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. A seguire il vice comandante Gismondi ha sottolineato come il 12 novembre del 2003 sia stato uno dei giorni più tristi nella storia della nostra Repubblica e, rivolgendosi agli studenti pesenti della classe 2^C della scuola Nardi ha invitato ad assumersi la responsabilità di onorare quel sacrificio per l’affermazione della pace e della libertà. Gli studenti hanno letto i versi della canzone “A cosa serve la guerra” di Eugenio Bennato chiudendo la cerimonia.