Omicidio Porto Sant'Elpidio, trentenne ucciso con oltre dieci coltellate

La vittima è Mihaita Radu, 32 anni, qualche piccolo precedente per furti e droga. Potrebbe essere stato ucciso altrove e poi portato alla Corva

Il luogo dove è stato trovato il corpo di Mihaita Radu (foto Zeppilli)

Il luogo dove è stato trovato il corpo di Mihaita Radu (foto Zeppilli)

Porto Sant’Elpidio (Fermo), 17 febbraio 2020 –  E’ stato colpito con dodici coltellate alle spalle, poi caricato in macchina e abbandonato in una stradina di campagna. Un omicidio (FOTO) cruento e ancora avvolto dal mistero quello che si è consumato ieri notte e sul quale indagano i carabinieri della Compagnia di Fermo. La vittima è Mihaita Radu, un 31enne di origini romene residente a Porto Sant’Elpidio da una decina d’anni.

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Il corpo senza vita è stato rinvenuto all’alba in via Pescolla, nella frazione Corva di Porto Sant’Elpidio, ma il decesso risalirebbe ad alcune ore prima. A lanciare l’allarme un passante che era appena uscito da casa. Sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118 e militari dell’Arma, che hanno solo potuto constatare la morte del 31enne causata dall’emorragia provocata dalle coltellate.

Sul cadavere gli specialisti del Reparto scientifico dei carabinieri hanno rinvenuto dodici ferite inferte con un’arma da taglio non di grandissime dimensioni. Sul luogo in cui trovava la salma, c’era solo un piccolo rigagnolo di sangue, probabilmente attribuibile ad una perdita post mortem. Segno evidente che Radu è stato ucciso altrove, quindi caricato in macchina e trasportato nelle campagne elpidiensi solo in seguito. In caso contrario in quella stradina sperduta, vicino al cadavere, sarebbe dovuta esserci una pozza di sangue.

Sul corpo del giovane non sono stati trovati segni evidenti di una colluttazione. Questo potrebbe significare che Radu non abbia lottato, non si sia accorto di nulla e possa essere stato vittima di un agguato da parte di una o più persone. Oppure conosceva l’assassino e si fidava di lui, tanto da voltargli tranquillamente le spalle.

I carabinieri hanno subito fatto scattare una massiccia caccia all’uomo con perlustrazioni intorno all’area dove è stata rinvenuto il cadavere, per un raggio di diversi chilometri, e posti di controllo lungo la costa, nel tratto tra Porto Sant’Elpidio a Pedaso. Le ricerche sono state estese anche alle province limitrofe. Gli inquirenti hanno poi acquisito le registrazioni di tutti i sistemi di videosorveglianza della zona, pubblici e privati.

Radu, sposato, separato e con un figlioletto di sei anni, aveva precedenti penali per furto, rapina e spaccio di droga, ma negli ultimi anni, almeno apparentemente, aveva messo la testa a posto, tanto che era uscito dai radar delle persone tenute costantemente sotto controllo dalle forze dell’ordine.

Ma allora cosa è accaduto per sfociare in un così feroce fatto di sangue? Cosa può aver fatto scattare il raptus o il regolamento di conti? Per ora l’identità dell’assassino e il movente dell’omicidio restano un giallo.      

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