MARISA COLIBAZZI
Cronaca

Orsili: "Avanti per la nostra strada"

Né apparentamenti né accordi: "Con Romanelli punti in comune, la possibilità di lavorare insieme c’è"

Orsili e l’appello per il referendum

Orsili e l’appello per il referendum

E’ confermato, nessun apparentamento e nessun accordo in vista del ballottaggio, né per Rossano Orsili, né per Gionata Calcinari. "Andiamo avanti per la nostra strada" si limita a commentare quest’ultimo. "Ho telefonato a Enrico Piermartiri e Mirco Romanelli" fa sapere Orsili. Con Piermartiri non c’è stato alcun incontro avendo già dichiarato che non avrebbe fatto accordi con nessuno, men che meno con Orsili perché, in caso di vittoria, avrebbe pure perso l’unico seggio conquistato. Con Romanelli l’incontro c’è stato, ma l’ex candidato sindaco ha confermato di mantenere una posizione coerente, preparandosi alla nuova avventura in consiglio comunale, sui banchi della minoranza: anche nel suo caso, tra l’altro, in caso di vittoria di Orsili, avrebbe perso il secondo seggio conquistato. "Non mi aspettavo un accordo con Romanelli, ma abbiamo ribadito che la possibilità di lavorare insieme c’è" commenta Orsili. Niente accordi, dunque, e di apparentamento non si è neanche parlato "perché si sarebbe creato un frazionamento eccessivo che avrebbe rischiato di rallentare l’attività amministrativa" precisa Orsili. In compenso fioccano gli ‘ammiccamenti’ agli elettori di centrosinistra che, con buonissima probabilità, torneranno alle urne, anche per votare per il referendum.

Così, Orsili, tiene in bella vista il volantino del ‘Sì’ e aggiunge: "Con Romanelli, abbiamo diversi punti programmatici in comune. C’è unità d’intenti anche sul referendum e il mio appello – dice - è di andare a votare l’8 e 9 giugno". L’auspicio, manco a dirlo, è che il referendum possa fungere da ‘sirena ammaliatrice’ per attirare elettori utili alla sua causa nel ballottaggio, nella consapevolezza che, al riguardo, le posizioni del centrodestra (e dunque del suo competitor) sono di tutt’altro tenore. Orsili sottolinea la differenza con Calcinari "che parla di realizzazioni fantasiose di opere pubbliche, considerato quanto gli uffici comunali sono oberati di lavoro", paragona la calata dei ministri del governo Meloni alla sua "umile campagna elettorale, con un Orsili uomo del popolo che si è sempre speso per la sua città e, vada come vada, continuerà a farlo" e, sui consiglieri eletti che formeranno la sua eventuale maggioranza, dice: "Sono un mix tra esperienza e rinnovamento. Le liste mi hanno lasciato mano libera per la giunta, bypassando i soliti schemi. Al ballottaggio, si riparte da zero. Vincere è possibile".

Marisa Colibazzi