Ospedale Murri di Fermo, c’è l’emodinamica: “Un punto di partenza”

Attiva la nuova sala per l’attività programmata in campo cardiologico La primaria Paci: "Fermo crescerà, servono competenze. Ci vorrà tempo"

Migration

Fermo, 21 maggio 2023 – Non è un punto di arrivo, non è in pieno quel servizio di emodinamica che Fermo sognava, ma è almeno una partenza, un nuovo inizio. È attivo da qualche giorno e ieri è stato ufficialmente inaugurata la nuova sala per l’attività programmata di emodinamica e radiologia interventistica del Murri, il commissario straordinario dell’azienda sanitaria fermana, Roberto Grinta, che attende nei prossimi giorni di sapere se sarà riconfermato come direttore, parla del risultato di un lavoro di squadra vero, con i medici, i tecnici, i responsabili di tutti i settori dell’ospedale che si sono mossi insieme.

Nella sala angiografica, spiega Grinta "si farà attività di emodinamica, elettrofisiologia e radiologia interventistica con l’aiuto di due straordinari professionisti, Gabriele Gabrielli, direttore emodinamica all’Inrca di Ancona, e Salvatore Alborino della radiologia interventista di Macerata che ci guiderà per il suo settore, con l’avvio degli interventi dal prossimo giugno, per interventistica in ambito gastroenterologico e urologico. È un punto di partenza, inizieremo altre attività, dovevamo farla per una serie di indicatori che non erano parametrati a livello nazionale e regionale".

Un punto di partenza anche per il sindaco Paolo Calcinaro che chiede di poter crescere ancora: "L’essenziale è che i nuovi servizi vedano anche un potenziamento di personale, finora abbiamo avuto l’attenzione della Regione, col supporto del commissario Grinta. L’obiettivo è arrivare a coprire anche i percorsi di emergenza per le problematiche cardiologiche". I consiglieri regionali Marinangeli e Putzu hanno ribadito tutta l’attenzione nei confronti di una sanità che sconta grandi ritardi, antichi di anni, e che oggi sta ricevendo un’attenzione straordinaria che si preciserà ancora di più in futuro: "Grinta è un coordinatore di grande competenza e crediamo che abbia tutte le qualità per essere qui riconfermato alla guida dell’azienda fermana". La protagonista del cambiamento è la primaria della cardiologia Maria Vittoria Paci che sottolinea: "Voglio essere cauta e prudente, il percorso per la patologia tempo dipendente deve essere sfruttato al meglio, non si potrà rilanciare in pochissimo tempo, le persone non si formano in poco tempo. Bisogna tener conto della sicurezza del paziente che va sopra tutto, Gabrielli ha portato qui da noi la sua esperienza pluriennale, servono persone di questa caratura. Ricordo che la cardiologia è fatta di tante cose, prevenzione, di comunicazione alla popolazione, di consapevolezza della patologia, vedo a Fermo cose che non avevo mai visto, persone che non si curano e arrivano troppo tardi in ospedale. Deve funzionare la macchina del soccorso che anche da qui è in grado di portare in ambulanza il paziente in emodinamica, non si può avere tutto sotto casa, servono competenze da acquisire col tempo. Sono favorevole che Fermo cresca, ma in un bacino ampio in cui le persone possano formarsi". La dottoressa Paci pensa e costruisce reti di presa in carico in cui sia il professionista a muoversi e non il paziente.